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MotoGP
MotoGP, GP Misano 2017: i precedenti di Andrea Dovizioso nel GP di San Marino. Il romagnolo alla caccia del primo podio in carriera su questa pista
Andrea Dovizioso affila le armi in vista di un finale di stagione che potrebbe regalargli il sogno di una vita: il titolo mondiale MotoGP. Sei appuntamenti alla conclusione e 9 punti di vantaggio su Marc Marquez da gestire o, possibilmente, da ampliare, sin dal primo: il GP di Misano. La gara di casa per il romagnolo che, vista anche l’assenza di Valentino Rossi, avrà tutto il pubblico della sua. Magari sarà meno numeroso del previsto, ma tutta l’Italia sospingerà il portacolori della Ducati, su un tracciato che, va detto, non ha mai amato troppo.
Dieci gare disputate al “Santa Monica”, ora “Marco Simoncelli”, tra 250 e MotoGP e nessun podio conquistato per il pilota forlivese. Una statistica impressionante se si pensa alla carriera di Dovizioso. Il circuito in riva all’Adriatico tornò in calendario nel 2007 e, all’epoca, l’attuale leader del Mondiale, si giocava il titolo in 250 (che sarebbe poi andato al suo attuale compagno di scuderia, Jorge Lorenzo) ma nell’occasione fu costretto al ritiro nella gara vinta, proprio, dal maiorchino.
Si passa al 2008 e alla MotoGP. All’epoca in Honda, Andrea Dovizioso, concluse all’ottava posto, chiuso a sandwich tra Loris Capirossi e Marco Melandri, distante ben 27,5 secondi da Valentino Rossi, che vinse la gara davanti a Jorge Lorenzo, Toni Elias e Dani Pedrosa. Nel 2009, ancora con la Honda, migliora la posizione, arrivando quarto (sua migliore prestazione a Misano), ma il distacco rimane amplissimo, con 26 secondi di gap rispetto, ancora una volta, Valentino Rossi. Ancora una quarta posizione nel 2010, stavolta ad appena 6 secondi da Dani Pedrosa che vinse in volata su Jorge Lorenzo e Valentino Rossi.
Il 2011 sarà ricordato, non tanto per il quinto posto finale, a 17 secondi dal vincitore Jorge Lorenzo, quanto per il bellissimo testa a testa finale con Marco Simoncelli che si concluse a vantaggio dello sfortunato numero 58, che precedette Dovizioso sul traguardo per appena 37 millesimi. Nel 2012 il romagnolo passa in Yamaha, ma le soddisfazioni sul tracciato di casa continuano a non arrivare. All’arrivo (mentre vinceva ancora Jorge Lorenzo) fu ancora quarto posto, ma quanto mai bruciante, dato che Alvaro Bautista gli soffiò il podio per appena 3 millesimi.
Dal 2013 è tempo di Ducati, ma arriva solamente un ottavo posto, con un distacco abissale (42 secondi) nei confronti del solito Jorge Lorenzo. Gara letteralmente anonima, conclusa a ben 35 secondi dal podio. Nel 2014 le cose vanno leggermente meglio, con un altro quarto posto, ma stavolta ad appena 1,3 secondi da Dani Pedrosa terzo all’arrivo, dietro a Rossi e Lorenzo. Arrivamo a due anni fa, stagione difficile per “Desmo Dovi” che anche a Misano non va oltre un ottavo posto (alle spalle del compagno di scuderia, Andrea Iannone) a quasi 40 secondi da Marc Marquez, che dominò una gara flag-fo-flag.
Eccoci a dodici mesi fa. Alla galoppata di Dani Pedrosa, davanti a Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Andrea Dovizioso concluse mestamente sesto (a quasi 20 secondi dal leader) precedendo Michele Pirro che prese il posto di Andrea Iannone. Ancora una occasione con pochi guizzi o sorrisi per il ducatistica.
Se dovessimo comporre un riassunto delle esperienze del numero 04 sul circuito di Misano Adriatico potremmo affermare senza paura di essere smentiti che no, non è proprio una pista che ama, o dalla quale sa tirare fuori il meglio di sè. Un ritiro, tre ottavi posti, quattro quarti posti, un sesto ed un quinto. Un bottino davvero magro. Ma stiamo parlando del vecchio Dovizioso L’edizione 2017 lo sta vedendo completamente cambiato e, quindi, pronto a puntare in alto, se non in altissimo, anche domenica. Sarà complicato pensare ad un vincitore che non porti il nome di Marc Marquez, Maverick Vinales, o il suo. Il primo podio a Misano non è utopia, e nemmeno la prima vittoria che, vista la corsa al titolo, arriverebbe nell’anno giusto. Pioggia (ampiamente prevista) permettendo…
alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Valerio Origo