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MotoGP
MotoGP: Valentino Rossi girerà ad Aragon! La passione oltre ogni limite
I piloti sono così, prendere o lasciare. Valentino Rossi come molti altri suoi predecessori, anche illustri, ha messo da parte dolore, perplessità e domani sarà in sella alla sua Yamaha M1 nelle prove libere del GP di Aragon (Spagna), 14° round del Mondiale 2017 di MotoGP, girando su uno dei tracciati più impegnativi che vi siano in calendario: 5077 metri, curve secche e lunghi rettilinei che impegneranno i centauri oltre ogni limite.
Il nome ricorda il protagonista del “Signore degli Anelli” ma forse l’affinità più che con il circuito iberico c’è proprio con il 46. Non è spaventato Valentino dei pericoli che correrà con le sue stampelle e quella gamba destra ancora immobilizzata, fregandosene della medicina e dei propri assiomi. Follia? Può darsi, ma non per lui, per chi a 38 anni ancora si diverte un mondo ad essere in pista, provando a far mangiare la polvere a chi è sensibilmente meno stagionato.
Certo, pensare ad una cosa così dopo il 31 agosto lascia sbigottiti. Quei 30/40 giorni di riabilitazione sembravano un’eternità per un cavallo di razza come Rossi, non disposto a fare lo spettatore davanti alla tv. Misano, lontano dal paddock, sarà stata una sofferenza ancor più di quella frattura di tibia e perone. E allora, giusto provarci, ascoltando solo quel che c’è dentro di sé piuttosto che i pareri di chi è fuori.
Tanti si sono pronunciati e molti hanno criticato questo ritorno così affrettato, visto nell’ottica di un Mondiale che, con 42 punti di ritardo da Marc Marquez a 5 gare dal termine, sembra essere cosa di altri. Ma in alcuni casi la razionalità lascia il posto all’istinto e per guidare una due ruote che va via a 300 km/h se non di più ce ne serve veramente tanto. E’ un Animal Instinct che non si può accendere o spegnere come un interruttore.
Valentino, forse, perderà il campionato ma sicuramente ha dato una bella risposta a chi lo ama ed a chi lo odia di chi realmente sia: un testardo agonista.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Lorenzo Di Cola
