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MotoGP, Valentino Rossi ULTRATERRENO! Impresa titanica, in prima fila con la gamba rotta!

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Oltre l’impossibile, oltre la leggenda, più di un supereroe, un iperuomo capace di riscrivere le logiche della fisica e della biologia, un extraterrestre nel corpo di un uomo che ancora una volta ha firmato un’impresa mitologica, già entrata di diritto nella storia del motociclismo, un cioccolatino che verrà raccontato ai posteri. Le gesta di Valentino Rossi hanno segnato gli ultimi venti anni, ha impregnato lo sport, emblema del più grande delle due ruote che anche di fronte a delle autentiche barriere ha saputo inventarsi una soluzione.

Il Dottore non conosce il dolore, stringe i denti anche quando la rottura di tibia e perone avrebbe piegato un Leone, ha creduto fino in fondo nell’impossibile e a sole tre settimane dall’operazione è sceso stoicamente in pista nel GP di Aragon 2017, prova del Mondiale di MotoGP. Non poteva però limitarsi a una passeggiata e così si è inventato un giro ai limiti della perfezione durante le qualifiche che gli ha regalato la terza posizione in griglia di partenza, un risultato impensabile fino a poche ore fa: con ferri e chiodi nella gamba destra, contro i famigerati haters che lo accusavano addirittura di aver finto l’infortunio e l’intervento chirurgico, con tutto il suo cuore immenso e su una pista non particolarmente amata ma in cui è riuscito a firmare l’ennesimo ritorno di una carriera da alieno.

In prima fila con una gamba sfasciata, una condizione fisica in cui molti farebbero addirittura fatica ad alzarsi e a camminare con le stampelle. In terza posizione alle spalle di Maverick Vinales e Jorge Lorenzo, addirittura davanti a Marc Marquez e Andrea Dovizioso che sono in lotta per il Mondiale. In lotta per un risultato di prestigio praticamente su una sola gamba, anche se ha dichiarato di riuscire a spingere sulla pedana. Semplicemente Valentino Rossi ha dato a tutti l’ennesima lezione di motociclismo, ha messo in cattedra tutta la sua infinita classe e tutto il suo smisurato talento, è riuscito ancora una volta a fare la differenza e a dettare la legge.

Basta analizzare la cronistoria dell’ultimo periodo per capire quanto il Dottore sia extraterrestre, un mito ultraterreno. Tre settimane fa la caduta durante una allenamento in enduro, nella notte l’intervento per ridurre la frattura di tibia e perone, deve saltare l’attesissimo GP di Misano davanti ai suoi tifosi ma è convinto di poter ritornare per Aragon. Pochi giorni fa testa la sua condizione fisica guidando una Yamaha stradale a Misano, giovedì si presenta in Spagna, supera il test fisico e viene ammesso al weekend di gara, sabato mattina in FP3 riesce a strappare il decimo tempo e l’accesso diretto al Q2, poi in qualifica la magia finale.

Cosa riuscirà a regalarci domani in gara? Tutto dipenderà dalla sua condizione fisica: riuscirà a tenere il passo per tre quarti d’ora asfissianti oppure a un certo punto risentirà dei dolori? Lo scopriremo solo correndo ma siamo di fronte semplicemente a un’icona epocale, un pilota così nasce una volta ogni cinquant’anni e ancora una volta ha emozionato tutti. Semplicemente commovente.

 

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