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Superbike, Gara-1 Round Francia 2017: Jonathan Rea domina a Magny-Cours davanti a Melandri e Sykes e vince il suo terzo titolo consecutivo

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Per Jonathan Rea (Kawasaki) era sufficiente vincere in Gara-1 nel GP di Francia di Magny-Cours per centrare il suo terzo titolo consecutivo in Superbike, ma il britannico ha preferito fare le cose in grande, dominando sin dal primo metro della corsa e lasciando i rivali a distanze letteralmente siderali. Secondo posto per un ottimo Marco Melandri (Ducati) che ha compiuto una bellissima rimonta nel finale, mentre terzo è giunto Tom Sykes (Kawasaki). Male Chaz Davies (Ducati) apparso davvero in affanno nelle difficili condizioni di oggi che ha concluso addirittura in decima posizione. Buon ottavo posto, invece, per Davide Giugliano (Honda). 

Tempo da lupi a Magny-Cours con 14 gradi di temperatura e cielo grigio (con squarci di sereno) dal quale, fortunatamente, la pioggia ha cessato di cadere. Il tracciato è ancora decisamente bagnato per cui le gomme slick rimangono nei box.

La partenza vede Rea scattare in maniera strepitosa, allungando subito sugli inseguitori (2 secondi al termine del primo giro) con Davies (autore a sua volta di un ottimo start dalla settima posizione) che passa Sykes al tornantino Adelaide. Alle loro spalle Leandro Mercado (Aprilia), Michael van der Mark (Yamaha), Alex Lowes (Yamaha), Leon Camier (MV Agusta), Xavi Forès (Ducati), Davide Giugliano (Honda) e Marco Melandri (Ducati).
Al secondi giro prima sopresa. Cade van der Mark in curva 5, pilota e moto rimangono in traiettoria e colpiscono un incolpevole Xavi Forès. Al comando, invece, Rea prosegue a macinare giri veloci, allungando a quasi 6 secondi su Davies che, al terzo giro, sbaglia e si fa risorpassare da Sykes. Il ritmo del nord-irlandese è impossibile per tutti, rimanendo costante sull’1:55.5, mentre gli inseguitori girano sull’1:56 alto.
Le posizioni si sgranano con Rea che vola in 1:54.8 e allunga ulteriormente sul compagno di squadra che, a sua volta, stacca Davies di oltre 2 secondi. Ai piedi del podio Lowes, Camier e Melandri che supera Mercado. Il cielo continua ad aprirsi e il sole inizia a fare capolino, con la possibilità che l’asfalto si possa iniziare ad asciugare.
Il divario tra i primi è quasi imbarazzante. Il leader del Mondiale procede con due secondi di al giro di vantaggio su Sykes, mentre Davies è sempre più in crisi (procedendo addirittura sull’1:59) e si fa sorpassare da Lowes e Melandri nel breve volgere di poche curve.
1:54.295 per uno scatenato Jonathan Rea che dimostra di essere di un altro pianeta rispetto a tutti gli altri. Solamente il suo compagno in Kawasaki rimane a distacchi dignitosi (12 secondi), mentre dal terzo posto in giù, nelle mani di Melandri dopo il sorpasso su Lowes, il gap è abissale (oltre 22 secondi). Prosegue il calvario di Davies che scivola fino alla settima posizione ad oltre mezzo minuto dal leader.
Il tracciato della Borgogna fatica ad asciugarsi per cui i tempi non migliorano in maniera vertiginosa. Il primo della classe, tuttavia, martella con una regolarità spaventosa sull’1:54 alto procedendo nella sua corsa solitaria al comando.
 Dopo la metà gara si segnala il pressing (comunque a distanza) di Camier su Melandri che risponde con il nuovo record in gara 1:54.105, e il sorpasso di Giugliano su un Davies davvero lontano dai suoi standard abituali e che, a cinque tornate dalla fine, viene sopravanzato anche da Eugene Laverty (Aprilia).
Al comando, invece, il divario tra i primi due valica i 15 secondi e Rea si riprende il giro più veloce con un impressionante 1:53.320. Il duello a distanza stimola Melandri che abbassa nuovamente il limite a 1:53.198 e recupera qualche secondo a Sykes che non è più in una situazione comoda e tranquilla.
In pochi chilometri la rimonta rabbiosa del ravennate (ancora un record in 1:53.162) lo porta addirittura negli scarichi del britannico della Kawasaki che, a tre giri dalla conclusione mantiene appena un secondo di margine. Il corpo a corpo è intenso, con un contatto nel curvone Estoril che rischia di far cadere entrambi, mentre il ducatista provava a infilare Sykes all’interno.
Tutto rimandato all’ultimo giro, con Melandri che ci riprova nello stesso modo e nello stesso punto, ma stavolta il britannico nulla può. Il portacolori della Kawasaki risponde al tornate Adelaide e risale in seconda posizione, ma l’italiano torna avanti prima della chicane Imola e blinda un’ottima piazza d’onore. Davanti Rea taglia il traguardo in impennata, per festeggiare il suo terzo titolo mondiale consecutivo. Un 2017 letteralmente dominato dal nord-irlandese, primo pilota a compiere una tripletta consecutiva in questa categoria.

 

alessandro.passanti@oasport.it

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