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Surf, World League 2017: dominio brasiliano a Trestles. Ancora indietro Leonardo Fioravanti
Conclusa la quart’ultima tappa della World Surf League 2017 con gli appuntamenti dell’Hurley Pro e dello Swatch Pro per quanto riguarda rispettivamente il campionato maschile e femminile sull’onda di Trestles a San Clemente, California.
California sulla carta, ma tinte fortemente verde-oro in acqua. É grande festa brasiliana infatti sul ciottolato di fronte all’a-frame di Trestles, con una giornata di finali che si conclude con la vittoria di Silvana Lima tra le donne e di Filipe Toledo tra gli uomini.
Tra le due vittorie, la più sorprendente è sicuramente la prima. Lima infatti, nonostante il primo posto provvisorio nelle Qualification Series, prima dell’evento nord americano si trovava in quindicesima posizione del Championship Tour. La vittoria però arriva più che meritatamente, grazie ad un percorso netto durante il quale la 32enne di Paracuru si è tolta lo sfizio di battere per ben due volte (al round 1 e al round 2) la sei volte campionessa del mondo Stephanie Gilmore (AUS), attualmente in quarta posizione in classifica generale.
Con la vittoria schiacciante sull’altra sorpresa Keely Andrew (AUS), ottenuta grazie a manovre potenti che ne caratterizzano lo stile e che è riuscita a esprimere per tutto il corso dell’evento, la brasiliana si rimette in corsa per la qualificazione diretta all’edizione della WSL del prossimo anno. Un risultato meritato, per un’atleta che dopo i due secondi posti consecutivi in classifica generale nel 2008 e nel 2009, è dovuta passare attraverso un grave infortunio al ginocchio nel 2014 si è dovuta riconquistare l’accesso all’élite mondiale del surf dopo aver perso anche il proprio main sponsor.
Per quanto riguarda le posizioni di alta classifica, Tyler Wright (AUS) ha dovuto cedere il trono provvisorio. Per tutto l’evento la lycra gialla è parsa non sentirsi a suo agio sulle onde di San Clemente, rimanendo aggrappata al tabellone principale fino round 4, quando ha dovuto inchinarsi a Stephanie Gilmore e al netto dominio della pluricampionessa mondiale durante la batteria: 18.90 a 8.83 il risultato finale.
A questo punto le attenzioni erano tutte puntate sul quarto di finale numero 4, con la superbatteria tra Sally Fitzgibbons (AUS) e Courtney Conlogue (USA), rispettivamente al secondo e terzo posto provvisorio in classifica generale. Un quarto di finale tirato dal quale esce vincitrice l’americana per soli 63 centesimi di punto e che l’avrebbe proiettata al primo posto in classifica se non avesse perso in semifinale con Keely Andrews per soli 26 centesimi di punto: una batteria condotta in testa fino a 2 minuti dalla fine, quando l’australiana è riuscita a tirare fuori dal cilindro un’onda da 8,10 punti.
Fitzgibbons si presenta quindi al prossimo evento in Portogallo con addosso la lycra gialla di leader, ma con soli 300 punti di vantaggio su Conlogue (vincitrice l’anno scorso in Portogallo) e 400 su Wright (vittoriosa a Maui nell’ultima tappa della stagione 2016). Lo sprint finale a tre eventi dal termine sarà molto probabilmente deciso al fotofinish.
In ambito maschile la finale è stata una questione tra locals. Come avevamo anticipato in apertura di evento, entrambi i finalisti Jordy Smith (SAF) e Felipe Toledo hanno trasferito la propria residenza a San Clemente. Ne viene fuori una finale emozionante tra due che i ciottoli di Trestles li conoscono a memoria, nonostante i residui della scaduta di una mareggiata che durante tutto l’evento è riuscita a regalare onde al massimo ad altezza testa.
Fin da subito sono chiari i temi tattici: Toledo ad aggredire ogni cosa che si muova forte della sua velocità e leggerezza, e Smith in attesa di liberare la sua potenza su una parete degna di questo nome. Fino a metà gara pare pagare la tattica del brasiliano, che sale in crescendo onda dopo onda: un 8 e un 7.67 mettono Smith in una spiacevole posizione di combo. È in questo momento però che arriva il set che il sudafricano stava aspettando, e grazie a 3 solide manovre si aggiudica un 9 che lo rimette pienamente in corsa e alla ricerca di un 6.67. I restanti dieci minuti passano quindi in attesa di scoprire se Smith avrà la sua onda o Toledo riuscirà a migliorare il suo secondo miglior punteggio. La risposta è un secco no ad entrambe le domande.
Toledo così è il primo atleta quest’anno a vincere due eventi, dopo ben sette gare con sette differenti vincitori, succedendo nell’albo d’oro dell’evento americano proprio a Smith, vincitore delle due passate edizioni.
Una vittoria pienamente meritata, grazie a un percorso iniziato con una convincente prestazione nel primo round vinto contro i due rookie Leonardo Fioravanti e Joan Duru (FRA), e continuato dritto fino in finale attraverso le vittorie sulla nemesi Kanoa Igarashi e nella superheat in semifinale contro il campione mondiale in carica John John Florence (HAW). La surfata veloce e potente, la conoscenza dell’onda e le manovre aeree ormai diventate marchio di fabbrica hanno lasciato ben poco da sperare agli avversari delle Toledo Airlines.
10.000 punti per Toledo che lo rimettono in scia per la corsa al titolo, se saprà confermare questo stato di forma nelle prossime due tappe europee e soprattutto durante le finali hawaiane.
Per Jordy Smith invece, oltre alla delusione per non aver completato la tripletta sull’onda di casa, la consapevolezza di aver perso l’occasione di portarsi in fuga sui diretti inseguitori per la corsa al titolo. Nonostante si presenterà al Quiksilver Pro France il 7 ottobre indossando la lycra gialla di leader della Jeep Leaderboard, il vantaggio su Florence rimane di soli 2.450 punti e il solco sul terzetto australiano formato da Julian Wilson, Matt Wilkison e Owen Wright avrebbe potuto essere ben maggiore, considerata soprattutto l’uscita al round 2 degli ultimi due della lista per mano delle sorprendenti wildcard Evan Geiselman (USA) e Hiroto Ohara (GIA).
Chi probabilmente si presenterà in Francia con qualche dubbio nella testa è Leonardo Fioravanti. L’evento si è aperto per l’italiano in un modo che ormai sta diventando un classico questa stagione: prestazione maiuscola, un punteggio che avrebbe permesso il passaggio del turno in 9 su 12 batterie del round 1 (15.86 punti) ma di fronte si ritrova uno dei favoriti che porta a casa il punteggio di giornata (Toledo con 17.60 qui, Smith in Sudafrica con un perfect 20). Ciononostante, l’accoppiamento col brasiliano Wiggolly Dantas al round 2 faceva ben sperare, ma una scelta delle onde non delle migliori e alcuni errori in manovra spalancano il passaggio del turno al goofy footer di Ubatuba relegando Fioravanti al sesto 25esimo posto in stagione. L’italiano sembra prenderla con filosofia, avendo dichiarato fin dall’inizio di volersi divertire durante questa prima stagione tra i pro, ma a sole tre tappe dalla fine e con una 55esima posizione provvisoria nelle QS, la qualificazione al WSL per il prossimo anno appare sempre più lontana.
La speranza è che già a partire dal prossimo evento di casa in Francia (Fioravanti abita ormai da anni a Hossegor), il nostro riesca a surfare a mente sgombra e trovare quella leggerezza che l’anno scorso da wildcard gli aveva permesso di portare a casa risultati impensabili.
Il tour si sposta ora in Europa, con il Cascais Women Pro in Portogallo a partire dal 27 settembre e il Quiksilver Pro France dal 7 ottobre.
TOP 5 Jeep Leaderboard (Donne)
Sally Fitzgibbons (AUS) 45.100 pt
Courtney Conlogue (USA) 44.800 pt
Tyler Wright (AUS) 44.700 pt
Stephanie Gilmore (AUS) 39.950 pt
Johanne Defay (FRA) 37.150 pt
TOP 5 Jeep Leaderboard (Uomini)
Jordy Smith (SAF) 45.850 pt
John John Florence (HAW) 43.400 pt
Julian Wilson (AUS) 37.200 pt
Matt Wilkinson (AUS) 36.450 pt
Owen Wright (AUS) 35.850 pt
Luca Dalla Costa
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Foto: comunicato stampa World Surf League