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Taekwondo, Gran Prix Rabat 2017: non bastano i quarti di finale di Vito Dell’Aquila per salvare l’Italia

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Resta nuovamente a bocca asciutta l’Italia, al termine del secondo Gran Prix di stagionale di taekwondo organizzato a Rabat, in Marocco. Dopo essere tornata dalla Russia con zero medaglie e ben quattro eliminazioni al primo turno su cinque atleti nel primo GP stagionale di Mosca, la spedizione azzurra non è riuscita a migliorare il proprio score. Gli unici atleti in grado di invertire solo parzialmente il trend negativo sono stati Vito Dell’Aquila, che ha raggiunto i quarti di finale dei -58 kg, e Erica Nicoli, capace di vincere il primo match ma poi battuta agli ottavi dalla croata Tomic.

Il diciassettenne ha confermato ampiamente i progressi messi in mostra quest’anno e ha dimostrato di poter essere competitivo anche nei -58 kg, categoria olimpica a differenza dei -54 kg in cui aveva conquistato il bronzo mondiale a Muju. Dell’Aquila rimane, ad ora, uno dei pilastri della nuova generazione italiana della disciplina, con la speranza che possa ulteriormente migliorare in previsione delle prossime Olimpiadi.

Per quanto riguarda gli altri, c’è delusione per Daniela Rotolo, forse la speranza di medaglia azzurra più concreta alla vigilia anche in virtù della presenza nella top ten mondiale, sconfitta al primo turno dalla tedesca Koerndl, eliminata poi a sua volta agli ottavi. Anche Claudio Treviso, il capitano assente al GP di Mosca, è stato eliminato ai sedicesimi di finale della categoria -68 kg ad opera dell’azero Mammadov, che ha prevalso 11-3. Lo zero alla casella medaglie dell’Italia è anche dovuto alle eliminazioni al primo turno degli altri atleti, come Roberto Botta nei -80 kg e Natalia D’Angelo nei -67 kg.

Purtroppo, in un torneo come quello appena conclusosi a Rabat, ad essere importante non era solamente la conquista delle medaglie, bensì la possibilità di guadagnare punti nel ranking di accesso alle Olimpiadi di Tokyo 2020. I Gran Prix della World Taekwondo sono infatti competizioni di categoria G-4 e attribuiscono ben 40 punti al vincitore, con il secondo e il terzo che ne ottengono rispettivamente 24 e 14.40.

Dominatrice della disciplina si è confermata la Corea del Sud, capace di conquistare ben quattro medaglie d’oro in occasione di questo Gran Prix. Dae-Hoon Lee nei -68 kg uomini, Tae-Hun Kim nei -58 kg uomini, So-Hui Kim nei -49 kg donne e Ah-Reum Lee nei -57 kg donne hanno regalato un poker dorato al paese asiatico in occasione di questo Gran Prix.

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Foto:Facebook Vito Dell’Aquila

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