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Tennis, Angelo Binaghi: “Fognini? L’episodio più grave della carriera e su Errani dico…”

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Dopo gli ultimi eventi che hanno riguardato in chiave negativa il tennis italiano, pensando al caso doping di Sara Errani ed alla squalifica dagli Us Open di Fabio Fognini per comportamento irriguardoso, il presidente della FIT Angelo Binaghi ha espresso il proprio punto di vista, facendo anche una valutazione sulla disciplina in generale e la crescita del movimento nel corso del “SuperTennis Today Speciale”.

In merito a Fognini, posso dire che è stata una grande delusione, se nessuno si è soffermato su due aspetti. E cioè che l’episodio più grave della sua carriera viene nel momento in cui aveva dimostrato una certa maturità, il 2017 era l’anno miglior per quel che riguarda il suo comportamento, fino a quel momento più che maturo. Avevo detto già in passato che Fabio maturerà, senza illuderci che non ci saranno più episodi caratteriali. L’altro aspetto è che una multa di 100mila euro è insignificante, perchè oltre al danno di immagine per lui, Fognini ci rimette di continuo dal non saper gestire questi stati d’animo e intemperanze. Non è uno come John McEnroe che si caricava con certi comportamenti. Fabio si rende conto subito dello sbaglio, si pente e si deprime, poi ha un calo di rendimento nella partita e quindi nel corso della stagione il danno per lui diventa di milioni di euro di mancato guadagno. Ho avuto modo di sentirlo e l’ho trovato pentito, dispiaciuto e preoccupato. Il mio timore è che possano esserci strascichi per la parte finale della stagione. Deve riuscire a fare tesoro di quell’errore sapendo che sarà nel mirino degli addetti ai lavori e appassionati in ogni sua uscita. Spero proprio che questo episodio non abbia ripercussioni sul suo tennis”.

E sulla questione “Errani” la posizione di Binaghi è piuttosto chiara: Credo che le federazioni, e quindi anche quella del tennis, contino nei momenti di difficoltà degli atleti. In questo caso noi avevamo davanti una delle giocatrici che ha segnato, sia a livello individuale che con la nazionale, gli ultimi dieci anni del nostro sport con un comportamento da donna al di sopra di ogni sospetto, ecco perchè ci è sembrato doveroso fare in modo che in questa vicenda Sara potesse difendersi nel modo migliore, affiancata da un team di avvocati e medici a supporto”.

Sul movimento italiano le parole del presidente della Federtennis invitano all’ottimismo: “Nel ranking ATP di questa settimana abbiamo sei giocatori nei primi 100 del mondo, un ottimo risultato per il nostro tennis, ma ce ne sono pure altri tre-quattro che possono riuscirvi a breve. Mi riferisco a Stefano Travaglia, Matteo Berrettini, Stefano Napolitano e Simone Bolelli che anche nelle qualificazioni a New Yorik ha fatto vedere di poter tornare ad alto livello”.

La chiosa poi sul cambiamento di format del torneo di Roma e di Madrid: “Ho avuto modo di vedere il report con cui l’ATP sta portando avanti il progetto di revisione del calendario 2019: Roma e Madrid saranno tornei di 10 giorni con tabelloni a 96 giocatori. Ora resta da definire come le date saranno collocate ma credo che sarà un notevole successo per il tennis italiano”.


 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: profilo twitter Fit

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