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Tuffi
Tuffi grandi altezze, World Series 2017: il derby inglese Aldridge-Hunt continua a Mostar
Un ponte del sedicesimo secolo, simbolo della guerra dei Balcani degli anni Novanta: distrutto nel 1993, è stato ricostruito nel 2004 e fa parte dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Il destino dello Stari Most di Mostar, in Bosnia Erzegovina, è intrecciato con i tuffi: i giovani locali si gettano in acqua dai 24 metri d’altezza per dimostrare la propria maturità.
Il pubblico bosniaco è dunque affamato ed esperto di tuffi. Anche per questo, per il terzo anno consecutivo dal 2015 a questa parte il “Ponte vecchio” di Mostar ospiterà una tappa della Red Bull Cliff Diving. Il circuito degli spettacolari tuffi da 27 metri per gli uomini e da 21 per le donne è giunto al quinto appuntamento (su sei) delle World Series stagionali e la gara prevista per sabato 16 settembre dalle 14.30 – diretta su www.redbullcliffdiving.com, Red Bull TV e su Facebook – servirà a ridurre la “confusione” che al momento regna nella classifica generale maschile. O al contrario, spera l’organizzazione, ad aumentarla in vista dell’ultima e decisiva tappa, in programma il 21 ottobre in Cile.
I primi quattro eventi del 2017 hanno visto quattro vincitori diversi: il britannico Gary Hunt, campione in carica ed ex oro mondiale, il colombiano Orlando Duque, l’italiano Alessandro De Rose e un altro inglese, l’ex compagno di sincro di Thomas Daley Blake Aldridge. Proprio con il successo in Texas di due settimane fa, Aldridge è balzato in testa alla graduatoria e comanda con 480 punti. Ma sono solo 70 le lunghezze che lo divino dalla quinta posizione, e in mezzo ci sono Hunt (460), il messicano Jonathan Paredes (450) e gli statunitensi Andy Jones e David Colturi, appaiati a quota 410. Alessandro De Rose è settimo a 310: cercherà di stupire come ha già saputo fare in estate, primo a Polignano e bronzo al Mondiale di Budapest.
“Il mio sogno è sempre stato quello di vincere la Red Bull Cliff Diving World Series – ha detto Aldridge al sito ufficiale dell’evento – e avere una chance quest’anno è fantastico. Facendo bene nelle prossime due tappe, potrei non solo salire sul podio finale, ma chissà, anche vincere“. La volata è lanciata: Hunt è il cannibale dei tuffi da 27 metri, domina le World Series da tre anni di fila ed è quota sei trionfi nelle ultime sette stagioni. Ma a Mostar non ha mai vinto e – perso anche il bis iridato per un errore all’ultimo tuffo – non può più fallire se non vuole abdicare. Tra le donne l’australiana Rhiannan Iffland è lanciata verso il bis.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: Facebook Red Bull Cliff Diving