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Volley femminile, Europei 2017: Paola Egonu e Valentina Diouf, una convivenza possibile?

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Dopo la cocente delusione per l’esclusione dalla Nazionale in occasione delle Olimpiadi di Rio 2016 e una serie di problemi fisici che l’hanno accompagnata per tutta l’estate, Valentina Diouf è tornata ad allenarsi in vista degli Europei di volley che si terranno dal 20 settembre al 1° ottobre in Azerbaijan e Georgia.

L’opposto vorrebbe tornare a indossare la maglia azzurra e possibilmente riprendersi un posto da titolare in quella squadra con cui aveva brillato durante i Mondiali del 2014 in Italia. Indimenticabili le sue lacrime dopo la sconfitta contro il Brasile che ci fecero sfuggire il podio al tie-break, così come le sue prestazioni che hanno portato una grande attenzione mediatica nei suoi confronti. Diventata il simbolo del movimento del volley femminile grazie alla sua storia personale, ai suoi centimetri e ai suoi attacchi devastanti in campo, era la grande speranza da cui ripartire in ottica Olimpiadi. Ma a Rio 2016, Valentina non è mai arrivata, esclusa all’ultimo minuto dal CT Bonitta, che preferì portare al suo posto Alessia Gennari per avere maggiori garanzie in difesa.

Intanto dal settore giovanile è esplosa Paola Egonu, classe 1998, che, messa alla prova con la Nazionale maggiore non ha tradito le aspettative, anzi, ha trascinato la squadra durante le qualificazioni olimpiche e fino alla medaglia d’argento nel Grand Prix quest’estate, diventandone l’opposto titolare. I numeri parlano chiaro, i palloni messi giù dalla nostra bomber sono tantissimi, le sue percentuali in attacco eccellenti e la sua forza è devastante per le avversarie.




Oggi  entrambe sembrano in ottima forma si pone il dilemma sulla loro convivenza. Come fare a rinunciare a una delle due? E, in caso di convocazione per entrambe, come conciliare la loro presenza in campo?

Una possibile soluzione sembra essere quella di spostare Paola Egonu in banda per schierare Valentina Diouf come opposto, modulo però non provato ancora in incontri ufficiali e che potrebbe essere rischioso da adottare già durante gli Europei. A questo punto viene da chiedersi se non sia un rischio sacrificare la Egonu in un ruolo che prevede un grande apporto anche in fase difensiva e che le lascerebbe quindi una minore libertà in attacco. La presenza di entrambe nel sestetto di base aumenterebbe notevolmente il potenziale realizzativo di squadra, ma potrebbe far emergere delle importanti difficoltà in difesa dove tutto il peso graverebbe su Monica De Gennaro e una delle sorelle Bosetti. I problemi in ricezione possono essere un rischio, così come il rendimento discontinuo della Diouf nell’ultimo periodo, ma non va dimenticato che Paola Egonu ha già dato la sua disponibilità per il cambio ruolo e anche Mazzanti sembra essere proiettato verso questo modulo con “due opposti” visto che comunque la padovana ha giocato di banda nel Club Italia.

Ciò che più conta a questo punto è non alterare gli equilibri di squadra, ma allo stesso punto giocarsi al meglio tutte le carte a disposizione: sarebbe un peccato non sfruttare il momento d’oro della Egonu e la sua forza implacabile, ma allo stesso tempo sarebbe un peccato privarsi della qualità di Diouf (e dei suoi due metri abbondanti)che dopo la riabilitazione vorrebbe tornare ad essere un punto di riferimento. Si accenderà un dualismo all’interno della squadra o i nostri due talenti riusciranno a convivere e a trovare i giusti spazi?

 

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