Pallavolo
Volley, Grand Champions Cup 2017 – Italia, cercasi leader trascinatore in campo. Lanza e Giannelli per battere un colpo dopo gli Europei
Gli azzurri del volley sono partiti per il Giappone dove dal 12 settembre giocheranno la Grand Champions Cup, torneo cui prenderanno parte le migliori formazioni continentali e anche l’Italia grazie ad una wild card ottenuta in virtù dell’argento olimpico conquistato l’anno scorso a Rio. I convocati scelti da Chicco Blengini sono gli stessi portati agli Europei in Polonia, che dovranno dimostrare però di valere più di quanto fatto vedere fino a pochi giorni fa.
Guardando le ultime uscite della nostra Nazionale, oltre alle evidenti difficoltà in difesa e a uno scarso rendimento degli schiacciatori, quello che preoccupa è la mancanza di un leader che abbia saputo svoltare le situazioni difficili. Spesso è stato Ivan Zaytsev ad avere questo ruolo, con la sua serie di battute che hanno scardinato la resistenza avversaria in diverse occasioni, basti pensare alla semifinale olimpica di Rio 2016. Con la sua assenza, invece, sembra che nessuno sia stato in grado di fare altrettanto, né come prestazione né a livello di carattere.
Alla vigilia dell’appuntamento europeo si pensava che i pilastri della nostra squadra sarebbero stati Filippo Lanza e Simone Giannelli. Il primo, già capitano a Trento e titolare in Nazionale ormai da qualche anno, aveva tutte le carte in regola per dimostrare il suo valore e la sua personalità, invece ha faticato molto nei momenti più caldi come il quarto di finale contro il Belgio. Giannelli, invece, nonostante la giovane età, non aveva mai deluso le aspettative, fin dalle prime partite in maglia azzurra, ma, seppur mostrando sempre un buon gioco, pare non essere stato eletto come uomo di riferimento dai suoi compagni.
Simone Buti, il capitano della Nazionale, ha provato a dare una scossa ma si è dovuto limitare a farlo durante i time out, dalla panchina, a causa di una condizione fisica non ottimale che non gli ha permesso di giocare da titolare. Mancando anche Osmany Juantorena, che avrebbe dato tanto sia per esperienza, sia per grinta in campo, e il vecchio capitano Emanuele Birarelli, nessuno è stato in grado di gestire i momenti più difficili delle partite. Sono stati troppi e troppo lunghi i black out, quando sembrava che non riuscisse più a funzionare nulla nelle azioni degli azzurri, incapaci di recuperare. Adesso, indipendentemente da come si risolveranno le questioni che ruotano attorno ai nostri giocatori di spicco, quello che si chiede a tutti è di sopperire alla loro assenza con carattere.
Lanza deve ritrovare fiducia dopo i tanti muri presi e Giannelli deve variare il gioco in modo da non gravare sui compagni in difficoltà ed essere imprevedibile per gli avversari. La Grand Champions Cup saprà dirci qualcosa in più per il futuro, vedremo se i nostri ragazzi avranno digerito la batosta europea e se riusciranno a concentrarsi sull’obiettivo per giocare al meglio partite prestigiose come quelle che li aspettano. Le vittorie si alimentano con la fame di vittorie, anche per questo sarà importante la mentalità con cui arriveranno all’appuntamento. Non potendo contare sulla forza trascinante di un singolo, la nostra carta vincente dovrà essere il gruppo, per rialzarsi dalla delusione subita e dimostrare di poter guardare oltre fin da subito.
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