Seguici su

Pallavolo

Volley, Grand Champions Cup 2017 – Italia in campo con il sestetto degli Europei? La formazione titolare degli azzurri

Pubblicato

il

Solo pochi giorni fa il cammino dell’Italia agli Europei 2017 di volley maschile si arrestava bruscamente ai quarti di finale contro il Belgio. Gli azzurri sono stati incapaci di contenere l’attacco avversario e di giocare con continuità e hanno dovuto accontentarsi di un quinto posto che sta stretto considerando che si presentavano come vice campioni olimpici in carica. L’assenza dei nostri uomini di punta Ivan Zaytsev, Osmany Juantorena ed Emanuele Birarelli Birarelli, chi per motivi fisici, chi per vicende che poco hanno a che fare con la pallavolo giocata, si è fatta sentire e senza di loro non siamo stati abbastanza competitivi.

Adesso c’è un’ultima occasione per provare ad addolcire una stagione fallimentare iniziata con l’ultimo posto nella World League, il risultato peggiore di sempre. Gli obiettivi principali non sono stati raggiunti, ma adesso la nostra nazionale sarà impegnata nella Grand Champions Cup, dal 12 al 17 settembre in Giappone. L’Italia partecipa con una wild card, le altre cinque squadre che prenderanno parte all’evento sono tra le più forti in circolazione: Brasile, Francia, Iran, USA e il Giappone padrone di casa. Il livello sarà dunque molto alto e potrebbe riservarci partite di grande spettacolo vista la qualità dei team.

Il CT Chicco Blengini ha scelto di portare gli stessi giocatori che hanno appena finito di disputare gli Europei: Giannelli e Spirito come registi, Vettori e Sabbi nel ruolo di opposto, gli schiacciatori Lanza, Antonov, Randazzo e Botto, i centrali Piano, Mazzone, Buti e Ricci e, come liberi, Colaci e Balaso.

 

Una decisione ben precisa, che vuole ancora una volta dare fiducia al gruppo, nonostante tutto. Il nostro tecnico ha deciso di sfruttare l’occasione della Grand Champions Cup non per far fare esperienza ai giovani, ma per riscattare le ultime uscite della Nazionale titolare, che non rispecchiano le reali qualità della rosa.

Il reparto più stabile sembra essere quello dei palleggiatori, dove Simone Giannelli è titolare inamovibile, capace di grandi giocate e di una resa efficace anche a muro e in attacco e Luca Spirito si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa, anche grazie alle sue battute flottanti. Allo stesso modo Massimo Colaci regge la nostra difesa con ottime prestazioni, con una buona alternanza con Fabio Balaso.

I centrali, pur con l’assenza di Birarelli e con la condizione non ottimale di Buti, che è partito dalla panchina, non hanno deluso: Matteo Piano e Daniele Mazzone, quest’ultimo alla prima uscita da titolare agli Europei, hanno trovato buoni primi tempi, da migliorare invece le scelte a muro. Più difficile, invece, la situazione in attacco, dove Luca Vettori, sostituto di Zaytsev, non è stato abbastanza presente nelle azioni e non ha retto il confronto in termini di personalità con lo Zar mentre Giulio Sabbi non è praticamente mai stato impiegato. Gli schiacciatori hanno sofferto più di tutti: i titolari Filippo Lanza e Oleg Antonov, hanno avuto serie difficoltà sia in ricezione, sia in percentuali realizzative, non offrendo un rendimento all’altezza, i cambi dalla panchina (Randazzo e Botto), non hanno saputo fare di meglio e questo è stato il nostro vero punto debole.

Adesso questi ragazzi saranno chiamati a dimostrare di poter essere lo scheletro della nostra Nazionale anche per il futuro, in vista dei Mondiali 2018 che non possiamo permetterci di fallire. Per molti di loro sarà un test di maturità per capire se le prestazioni offerte negli ultimi mesi sono state solo eccezioni, a molti si chiederà di essere più presenti non solo tecnicamente, ma anche con carattere. Abbiamo bisogno che qualcuno si prenda sulle spalle la responsabilità di essere leader in campo, di guidare i compagni e di tirare su il morale anche quando le cose vanno male. Essere squadra, anche quando mancano i giocatori più carismatici, in attesa del loro auspicato rientro, per riprendere un percorso che fino a Rio era stato entusiasmante e che aveva dato i suoi frutti sia in termini di gioco, sia come risultati.

Ripartire dalle difficoltà e trarre una lezione dalle sconfitte subite deve essere l’obiettivo degli azzurri, che devono rafforzare in gruppo e dare il meglio in Giappone per dimostrare che abbiamo voltato pagina rispetto ai passi falsi degli ultimi mesi e, soprattutto, che c’è una base solida da cui ripartire. Dunque, salvo sorprese dell’ultimo minuto, il sestetto titolare:

Simone Giannelli – Luca Vettori; Filippo Lanza – Oleg Antonov; Daniele Mazzone – Matteo Piano; Massimo Colaci e Fabio Balaso




 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook

Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo

Clicca qui per seguirci su Twitter

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità