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Pallavolo
Volley, il futuro dell’Italia: tutti i giovani per la Nazionale. Spazi ridotti in SuperLega, martelli cercasi. Speranze Argenta e Nelli, in attesa di Cantagalli e Gardini
L’Italia è uscita in maniera desolante dagli Europei 2017 di volley maschile e deve per forza guardare al futuro, prima ai Mondiali 2018 in casa e poi alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il gruppo attuale può comunque contare su elementi giovani come i vari Simone Giannelli, Filippo Lanza, Luca Vettori, Matteo Piano, Daniele Mazzone ma questa squadra va rinforzata e soprattutto il ricambio generazionale potrebbe coglierci alla provvista. Probabilmente per il prossimo triennio rientreranno Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena ma purtroppo non sono eterni e la rosa va assolutamente puntellata.
Proprio qui, però, emerge uno dei grossi problemi della nostra pallavolo: i giovani hanno pochissimo spazio in SuperLega, chiusi da giocatori più esperti o magari da coetanei stranieri che infatti si fanno le ossa nel nostro campionato e grazie a queste esperienze fanno la differenza in Nazionale (gli esempi visiti durante l’ultima rassegna continentale sono davvero innumerevoli). Andiamo a scovare qualche possibile nuovo innesto per l’Italia analizzando la situazione in SuperLega
L’emergenza di banda sembra purtroppo permanere e i ricambi sono ridotti al minimo. Sebastiano Milan è un buon classe 1995 che si è messo in luce a Padova ma quest’anno sarà a Civitanova: un’ottima occasione per un giocatore impiegabile anche da opposto ma, chiuso da colossi come Juantorena, Kovar, Sander e Sokolov, farà fatica a trovare spazio.
Luigi Randazzo era già nel gruppo azzurro degli Europei anche se praticamente non ha mai giocato. Attenzione però perché ha soltanto 23 anni e ci sarebbe ancora tutto il tempo per provare a diventare importante in Nazionale: questa stagione a Padova, dove giocherà titolare, sarà davvero fondamentale per tutta la sua carriera, soprattutto se dovesse aver davvero risolto tutti i problemi fisici. Ci sarà anche Stefano Gozzo, anch’egli del 1994 ma che non parte titolare.
Giulio Pinali è nell’organico di Modena ma è chiuso da Earvin Ngapeth, Tine Urnaut e Van Garderen: l’obiettivo è portare a casa un po’ di esperienza perché sarà molto difficile contendere il posto. Può anche essere schierato in posto 2 ma sembra essere una soluzione non praticabile visto il roster dei Canarini.
Oreste Cavuto ha avuto una bella promozione: da Bergamo in Serie A2, il classe 1996 ritorna a Trento ma con Lanza e Kovacevic davanti per lui si profila un ruolo di comprimario.
Da non sottovalutare il buon Tiziano Mazzone che si è già visto nel gruppo azzurro: il 22enne, dopo le annate a Trento, si è trasferito a Ravenna. Non parte titolare ma se lavorerà bene può anche impensierire Marechal e Poglajne con la concorrenza di Giacomo Raffaelli (classe 1995, era nel gruppo di Berruto) e Stefano Marchini (addirittura 1997). Da vedere anche Francesco Corrado, 20enne che a Vibo Valentia dovrà impensierire Antonov e Lecat oltre a Massari. Ludovico Giuliani è invece il figlio di coach Alberto, lo vedremo a Piacenza: si tratta di un 1998 ancora tutto da crescere.
Andiamo nel reparto opposti e il pensiero va subito a Gabriele Nelli che, dopo qualche occasione avuta a Trento, ora deve esplodere a Padova in diagonale con Dragan Travica e supportato in attacco da Randazzo. Per il 23enne questa è una chance determinante: deve dimostrare se davvero può entrare nel gruppo azzurro con continuità e se ha i numeri per fare la differenza.
In posto 2 c’è grande attesa per Andrea Argenta, classe 1996 che dopo un’annata in Serie A2 a Potenza Picena ha fatto il salto di qualità andando a Modena. Promette bene, ha dei buoni colpi e una potenza rimarchevole: riuscirà a contendere il posto da titolare a Giulio Sabbi? Rado Stoytchev sa come lavorare con i giovani, vedremo se riuscirà a fare una nuova magia.
Fabio Ricci quest’anno giocherà titolare a Perugia accanto a Podrascanin: ormai è a tutti gli effetti un centrale stabile della nostra Nazionale al pari di Daniele Mazzone che sarà a Modena. In questo reparto sembrano emergere diversi elementi come Diamantini e Vitelli (a Ravenna), Galassi (a Milano), Polo e Volpato a Padova.
Il cabina di regia non siamo alla ricerca di gioventù visto lo status di Simone Giannelli ma Luca Spirito titolare a Verona e Riccardo Sbertoli a Milano sono i due migliori prospetti. Per quanto riguarda i liberi, occhi su Daniele De Pandis a Trento e Fabio Balaso a Perugia (ma era già titolare in Nazionale).
Detto della SuperLega, diamo uno sguardo anche ai ragazzi che si stanno mettendo maggiormente in luce con le giovanili della Nazionale. I nomi più attesi sono quelli dei figli della Generazione dei Fenomeni, su tutti l‘opposto Diego Cantagalli e il martello Davide Gardini, ma anche lo schiacciatore Daniele Lavia e il centrale Lorenzo Cortesia: sono arrivati noni a Mondiali U19 e hanno vinto l’argento agli Europei di categoria. Purtroppo li vedremo in Serie A2, tanti ancora nel Club Italia. Quando avranno l’occasione di esplodere?