Ciclismo

Vuelta a España 2017: Alberto Contador dà spettacolo a Los Machucos, Nibali stacca Froome e riapre tutto! Tappa a Denifl!

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La giornata di Vincenzo Nibali e Alberto Contador, nella diciassettesima tappa della Vuelta a España 2017. Il primo perché guadagna su Chris Froome, in netta difficoltà sull’arrivo in salita dell’Alto de los Machucos, con pendenze fino al 26%, l’altro perché è stato il migliore tra gli uomini di classifica: purtroppo per lui, però, il successo di tappa è andato a Stefan Denifl, in fuga dalla prima ora e bravissimo a resistere nei 7 chilometri finali, un autentico inferno.

Dopo qualche chilometro di incertezza, Alessandro De Marchi è riuscito a portare via la fuga buona. Inizialmente questo tentativo era composto da tre uomini, ma con il passare dei chilometri si è formato un sestetto comprendente il corridore della Bmc, Christopher Juul Jensen (Orica-Scott), Dani Moreno (Movistar), Stefan Denifl (Aqua Blue Sport), Davide Villella (Cannondale-Drapac) e Julian Alaphilippe (QuickStep-Floors). Il Team Sky, in testa al gruppo, ha concesso subito un vantaggio che è arrivato vicinissimo ai 10′, facendo immaginare una possibile vittoria di tappa per gli uomini al comando.

Bora-Hansgrohe prima e Astana poi, però, hanno deciso di cambiare il copione scritto dagli uomini in nerazzurro alzando il ritmo e riportandosi quasi a contatto. Sulla prima salita di giornata, il Portillo de Lunada, il divario era già piuttosto basso e il gruppo ha vissuto dei momenti di alta tensione, sopratutto in discesa: con le nuvole basse ad influenzare la visibilità, Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) ha preferito mettersi davanti, incrementando anche l’andatura ma senza portare un vero e proprio l’attacco. Nei chilometri successivi la sua squadra e la Orica-Scott hanno continuato a spingere per arrivare ai piedi del Puerto de Alisas con il gruppo ancora sfilacciato.

Verso metà salita, e quindi a 23 chilometri dal traguardo, hanno attaccato Adam Yates e Esteban Chaves, dando un senso al lavoro della squadra australiana. In tanti dal gruppo si sono riportati sulla loro ruota, ma allo stesso tempo il Team Sky, ancora molto compatto, non ha mai concesso più di 10” andando a riassorbire questi atleti in vista dello scollinamento. Nel contempo, al comando sono rimasti solo Denifl, Moreno, De Marchi e Alaphilippe. Purtroppo Villella è stato il primo a perdere contatto già durante la prima discesa di giornata.

Questo quartetto ha attaccato l’ascesa finale con circa 30” di vantaggio su Jack Haig (Orica-Scott), mentre il gruppo è arrivato con circa 1’30” di ritardo, con gli uomini di classifica tutti davanti. Il primo tra i big ad attaccare è stato Miguel Angel Lopez (Astana), ma dopo sole poche pedalate è arrivato sulla sua ruota e l’ha superato Alberto Contador (Trek-Segafredo), apparso sin da subito molto brillante. Nel contempo Chris Froome si è staccato dal gruppetto composto dagli altri uomini di classifica, scortato dai compagni di squadra ma sempre più lontano da Vincenzo Nibali e gli altri avversari diretti.

Il Pistolero è tornato a danzare sui pedali, alla ricerca della vittoria di tappa: sulla sua strada ha trovato un Denifl perfetto, capace di gestire il ritmo e di regalarsi la vittoria più bella e importante della carriera. Contador è arrivato secondo e staccato di 28”, mentre Miguel Angel Lopez ha regolato il gruppetto di Vincenzo Nibali, arrivato a 1’04” secondi dall’austriaco vincitore di tappa. Chris Froome, oggi, ha perso, quasi straperso, il confronto diretto con lo Squalo dello Stretto: sempre scortato dai compagni, ha lasciato sul piatto oltre 40”, con Nibali che si è riavvicinato in classifica, portandosi a 1’16” dal britannico quando manca ancora l’Angliru da scalare nella penultima tappa.

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Foto: Valerio Origo

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