Vuelta a España 2017: Fabio Aru non è al top, ma il podio non è così lontano

La condizione non è assolutamente quella dei giorni migliori, ma il risultato al momento è tutt’altro che negativo. Fabio Aru è ancora in piena corsa per il podio alla Vuelta a España 2017: il campione italiano dell’Astana dopo il secondo giorno di riposo e le prime quindici frazioni è settimo in classifica generale, a 3’24” di distacco dall’irraggiungibile Chris Froome.

La corsa a tappe iberica non è stata assolutamente preparata nel modo migliore: il corridore sardo ha dovuto improvvisare questo finale di stagione, con la caduta di aprile in ritiro che gli ha scombussolato tutti i piani (ricordiamo che è stato costretto a rinunciare al Giro d’Italia, obiettivo principale di questo 2017). Al Tour de France per le prime due settimane il capitano dell’Astana è stato al top, vestendo addirittura la maglia gialla, poi però si è dovuto arrendere ad uno stato di bronchite che lo ha relegato al, pur positivo, quinto posto in classifica generale in quel di Parigi.

Difficile attendersi molto alla vigilia da Aru, che aveva annunciato di aver rinunciato al classico ritiro in altura, optando per una preparazione meno pesante in chiave corse a tappe. L’azzurro però non è apparso del tutto arrendevole, anzi, spesso e volentieri con la proverbiale grinta è riuscito a tenere le ruote del gruppo dei migliori in salita. Manca però la classica andatura sui pedali che ha caratterizzato i trionfi del sardo. Al momento l’Astana può giocarsi la doppia carta, con Miguel Angel Lopez che va addirittura più forte di tutti in montagna: la compagine kazaka può addirittura tentare il colpaccio sfruttando la coppia italo-colombiana. In una frazione come la ventesima, breve, con tre GPM e la scalata dell’Angliru sul finale mandare in avanscoperta sin dai primi chilometri Aru potrebbe valere moltissimo per provare a far saltare il banco.

Foto: Twitter Astana
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gianluca.bruno@oasport.it