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Vuelta a España 2017: Froome-Nibali, pochi scontri diretti a cronometro. Quanto può perdere oggi lo Squalo?

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Quattro Tour de France da una parte, due Giri d’Italia, una Grande Boucle e una Vuelta a España dall’altra. Chris Froome e Vincenzo Nibali sono senza alcun dubbio tra i miglior interpreti al mondo delle corse a tappe di tre settimane negli ultimi anni: i confronti diretti tra loro, però, sono stati pochi e anche per questo la Vuelta che ripartirà oggi dopo il secondo giorno di riposo assume un valore particolare. Proviamo ad analizzare, basandoci su quanto fatto in passato dai due atleti, quale potrebbe essere il distacco nella cronometro odierna con arrivo a Logroño.

La giornata odierna, sulla carta, è sicuramente favorevole a Chris Froome. Due volte bronzo olimpico contro il tempo, il britannico negli anni sembra essere addirittura migliorato in questo esercizio, tanto da costruire proprio a cronometro le sue vittorie. Oggi, oltre ad incrementare su tutti i rivali in classifica, il britannico potrebbe anche puntare al successo di tappa. Eppure dalla Bahrain-Merida filtra un cauto ottimismo: “Se le cose vanno secondo logica, in base ai dati che abbiamo in mano dalle salite, il vantaggio di Froome su Vincenzo alla fine dovrebbe essere tra i 30 e i 40 secondi”. Le parole sono di Paolo Slongo, allenatore di Vincenzo Nibali e uomo di fiducia del siciliano, riportate dalla Gazzetta dello Sport. 

Di fatto, non esistono confronti diretti tra i due contendenti su una cronometro di questo tipo in passato che siano attendibili: al Tour dello scorso anno, nei 37 chilometri a tic-tac di Le Caverne de Pont d’Arc, Vincenzo ha lasciato sul piatto 2’30”, ma era già fuori classifica e di conseguenza non aveva spinto a fondo come il suo diretto rivale di questa Vuelta. In carriera Nibali ha dimostrato di andare forte a crono e di non temere i confronti diretti con gli specialisti, quantomeno in un ottica da grande giro. Il percorso quasi completamente pianeggiante, inoltre, potrebbe limare le differenze tra i big, come successo alla cronometro di MIlano al Giro d’Italia in cui Vincenzo ha perso solo 55” da Dumoulin, che in passato si è dimostrato più forte di Froome.

C’è da capire, però, quale sia la reale condizione dei due: Froome ha palesato qualche piccolissimo segno di cedimento, ma il giorno di riposo potrebbe avergli fatto bene e su uno sforzo di questo tipo può comunque limitare il deficit di prestazione, mentre Nibali entra nella terza settimana a lui più congeniale. Il distacco che si può provare a ipotizzare potrebbe essere tra i 45” e il 1’15”. Un ritardo inferiore potrebbe essere indice di una differenza di condizione notevole tra i due corridori in favore dello Squalo, che quindi potrebbe fare la differenza nelle prossime tappe, mentre se Froome dovesse prendere più vantaggio la rincorsa alla maglia rossa di Nibali potrebbe diventare un’impresa disperata, considerando il minuto che già li divide in classifica generale.

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Foto: Valerio Origo

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