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Ciclismo

Vuelta a España 2017, il cuore infinito di Vincenzo Nibali. Cronometro stratosferica, darà battaglia fino in fondo

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Vincenzo Nibali è stato letteralmente superlativo nella cronometro della Vuelta di Spagna: 40km quasi totalmente pianeggianti, a tratti un tavoliere in cui era necessario spingere rapporti importanti, in cui le caratteristiche dello Squalo sembravano non poter emergere. Si temeva di subire una sonora scoppola da Froome che ha sì vinto la battaglia contro le lancette ma non ha assolutamente sfondato rifilando soltanto 57 secondi a Vincenzo Nibali, sempre alle spalle del keniano bianco in classifica generale.

La miglior prospettiva era quella di perdere un secondo a chilometro, siamo andati leggermente oltre ma il bilancio è decisamente positivo per il siciliano che ora, a due minuti di distacco dalla maglia rossa, proverà a scatenarsi nelle restanti tappe in montagna. La condizione fisica del capitano della Bahrain Merida è davvero eccellente, ha più volte dimostrato in montagna di avere una grande gamba e anche oggi ha fatto intendere ben presente sul pezzo, aggressivo e combattivo come è nella sua indole.

Nibali doveva difendersi su un terreno non amico e così ha fatto. Questa cronometro individuale poteva essere l’occasione giusta per ammazzare la Vuelta e invece Froome ha sì tramortito il suo rivale diretto, lo ha rispedito indietro ma non lo ha demolito. Il britannico ha vinto la prova ma Enzo, con le unghie e con i denti, facendosi forza con tutto il cuore da guerriero, ha concluso al terzo posto, ha ribattuto colpo su colpo e come un avvoltoio prova a rimanere in scia del suo grande rivale.

Froome ha ipotecato il successo finale ma deve ancora fare i conti con lo Squalo, capace di uno dei suoi colpo da maestro. Le azioni impossibili sono il suo marchio di fabbrica, ci ha costruito tutta una carriera emozionando tutti gli appassionati delle due ruote: il terreno per inventarsi qualcosa c’è, bisogna avere le gambe e soprattutto la capacità di mettere in crisi un Froome davvero in forma, quasi inscalfibile, supportato da una squadra superiore a tutto il resto del lotto. L’Angliru farà da arbitro sabato pomeriggio: lì i minuti possono anche fioccare ma bisogna osare qualcosa nelle prossime tre tappe mosse, già a partire da domani, se si vuole provare a far saltare il banco e non accontentarsi del secondo posto.




 

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