Seguici su

Ciclismo

Vuelta a España 2017, la tappa di oggi (6 settembre): tappone tremendo, ultima salita con punte del 26% di pendenza! Occasione per Nibali e Contador

Pubblicato

il

180,5 km da Villadiego a “Los Machucos”, la grande novità della Vuelta 2017. Inizia così l’ultima settimana della corsa spagnola: dalla Castilla y León alla Cantabria, con un arrivo in salita che farà da antipasto in vista del gran finale. La classifica generale sembra essere già delineata, soprattutto in chiave vittoria finale, ma c’è ancora spazio per far saltare il banco.

La tappa

La tappa comincia in modo tranquillo, con 60 km ondulati ma senza particolari pendenze, che culminano con la discesa verso Valdenoceda. Da Villarcayo, poi, inizia una lunga e lenta ascesa verso il Portillo de Lunada, GPM di seconda categoria. Poco dopo il rifornimento di Espinosa de los Monteros, infatti, iniziano gli ultimi 8,7 km di salita, con una pendenza media del 5.7%. Dai 1.350 metri del GPM si scende per quasi 40 km, fino allo sprint intermedio, posto a Solares. Qui inizia la parte finale della tappa: prima il Puerto de Alisas, un’ascesa di 10 km al 6%, con la vetta posta a 650 m di altitudine. Dal GPM di prima categoria mancheranno 18 km al traguardo, 11 dei quali di discesa. Poi il gran finale: 7,2 km ad una pendenza media dell’8.7%, con picchi del 26 e del 21% nei primi due chilometri. Negli ultimi 1000 metri, poi, la strada spiana in vista della volata finale.

I favoriti

Possibile che il Team Sky, vista la situazione in classifica, lasci guadagnare spazio alla fuga di giornata: protagonisti tutti gli scalatori fuori classifica. Lo squadrone britannico dovrà stare però attento ai possibili componenti dell’attacco da lontano: potrebbero inserirsi compagni degli uomini di classifica per provare qualche tattica e anticipare la salita conclusiva. Dovessero giocarsi la vittoria i big, il favorito sarebbe sempre il colombiano Miguel Angel Lopez, libero da pressioni in graduatoria (è molto distante dal podio) e con una condizione monstre. Da seguire ovviamente tutti gli altri scalatori: da Froome a Nibali passando per Kelderman, Zakarin e la variabile impazzita Alberto Contador.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità