Seguici su

Ciclismo

Vuelta a España 2017, la tappa di oggi (8 settembre): salite a ripetizione, c’è spazio per guadagnare terreno

Pubblicato

il

La diciannovesima frazione della Vuelta a España porterà i ciclisti Parque Natural de Redes di Caso a Gijon: 153 km che sembrano adattissimi ai cacciatori di tappe. La fuga, nella frazione che precede il terribile arrivo sull’Angliru, dovrebbe avere vita facile contro il gruppo.

Altimetria

Sono 4 i GPM di giornata, in una tappa con pochissima pianura ed un continuo saliscendi: il più difficile sarà proprio il primo, quello dell’Alto della Colladona, GPM di prima categoria lungo 10,2 Km per 520 metri di dislivello (pendenza media 5,1%). I restanti 3 saranno tutti di terza categoria: quello dell’Alto de Santo Emiliano misura 7 km, ma ha pendenze dolci; quello dell’Alto de la Falla de Los Lobos misura 7,6 km, ma anche qui le pendenze non sono proibitive, mentre l’Alto de San Martin (a 395 m slm), lungo 5,4 km, è posto ai -16,6 dal traguardo. Il finale sarà tutto in discesa, fino all’ingresso nell’abitato di Gijon, praticamente a livello del mare.

Favoriti

I soliti noti. Ormai i corridori che ci provano da lontano, arrivati a questo punto della corsa, sono praticamente sempre gli stessi: coloro che hanno la gamba giusta. Da Alaphilippe a Lutsenko, passando per Luis Leon Sanchez e Rojas. In casa Italia occhi puntati ovviamente su Matteo Trentin (potrebbe essere davvero ideale alle sue caratteristiche) ed Alessandro De Marchi. In chiave classifica generale, se la situazione fosse ideale, potrebbe provare ad attaccare Alberto Contador. Più difficile per Vincenzo Nibali: la discesa conclusiva però potrebbe ispirare lo Squalo.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità