Ciclismo

Vuelta a España 2017, la tappa di oggi (sabato 9 settembre): il giudice Angliru fa paura. Una delle salite più dure in Europa. Nibali per il miracolo

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Un giudice inappellabile. L’ultimo ostacolo a dividere il vincitore dalla gloria: l’Angliru segnerà il destino della Vuelta a España 2017 in una ventesima tappa, con partenza da Corvera de Asturias e 117 chilometri totali, che determinerà la classifica finale alla vigilia della passerella di Madrid.

IL PERCORSO

I primi 12 chilometri sono in salita, ma solo al 3-4%. Abbastanza, comunque, per far staccare la fuga di giornata e dare la possibilità agli uomini più in forma di trovare l’azione buona. A seguire un lungo tratto pianeggiante, fino al chilometro 71, dove inizierà la salita dell’Alto de la Cobertoria, 8 chilometri quasi tutti prossimi o superiori al 10% di pendenza, con una media dell’8,6% a causa di una spianata nella fase iniziale. Dalla vetta mancheranno 38 chilometri. Discesa, neanche il tempo di respirare e comincia la seconda salita di prima categoria di giornata, l’Alto del Cordal. Più breve, di 6,7 chilometri, ma con una pendenza media dell’8,6%. Doppiata la cima, altra discesa e l’Alto de l’Angliru ad attendere i corridori. Il Mostro. Dodici chilometri, una pendenza media che sfiora il 10%. Negli ultimi 7 praticamente non scende mai sotto il 12 e arriva a toccare il 23. Qui si decideranno la Vuelta e il podio finale. Clicca su queste parole per un approfondimento sulla salita dell’Alto de l’Angliru.

I FAVORITI

Un nome solo davanti a tutti: Alberto Contador. Nell’ultimo giorno effettivo di carriera, prima dell’omaggio che gli verrà tributato a Madrid, il Pistolero sembra avere le carte in regola per alzare le braccia al cielo nella tappa regina di questa Vuelta, l’ultima recita della sua carriera. Con il passare dei giorni è cresciuto di colpi e non teme nessuno. Anche il podio è possibile. Vincenzo Nibali e Chris Froome si sfideranno invece per la maglia rossa. Li dividono 97”. Froome ha patito la salita de los Machucos, che potrebbe ricordare un piccolo Angliru. E ha patito la pioggia e il freddo che potrebbe ritrovare anche oggi. Nibali, pur non al meglio, potrebbe avere una maggiore riserva nelle gambe, avendo corso il Giro d’Italia. Una sfida tra loro due, un testa a testa che non ammetterà repliche di alcun tipo e chiuderà la contesa.




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