Seguici su

Ciclismo

Vuelta a España 2017: Sierra Nevada cruciale per Nibali. Serve staccare Froome prima della cronometro

Pubblicato

il

Tanti tentativi e una condizione in netta crescita ma ora è arrivato il momento di dare lo strappo decisivo. Sarà difficile riuscirci, ma Vincenzo Nibali dovrà giocarsi il tutto per tutto nella giornata di domani per tentare l’ennesima rimonta clamorosa di una carriera d’oro. Lo Squalo dello Stretto va infatti a caccia della maglia rossa alla Vuelta a España 2017, dove al momento è il primo degli inseguitori di un maestoso Chris Froome.

La quindicesima tappa è quella giusta per provarci. 129.4 chilometri con partenza da Alcalá la Real e arrivo in vetta a Sierra Nevada. Una prima parte completamente pianeggiante che sicuramente verrà percorsa a velocità folle per poi andare ad aumentare addirittura il ritmo nelle tre salite previste. Nel lungo Alto de Hazallanas il gruppo verrà sicuramente scremato al massimo, poi resterà solo l’ultima parte. Alto del Purche con 8.5 chilometri all’8% che anticipano la nota Sierra Nevada, Alto Hoya de la Mora 19.3 chilometri al 5.6 % (pendenza comunque falsata da un tratto di discesa).

Si va di gran lunga oltre i 2000 metri di altitudine, dove l’ossigeno davvero è rarefatto. Proprio lì Nibali si è esaltato nelle ultime uscite (come dimenticare l’impresa del Giro d’Italia 2016): non servirà attaccare, basterà andar su con un ritmo costante per mettere in difficoltà a tutti i rivali. Lo Squalo ci proverà sicuramente con tutta la sua Bahrain-Merida: aumentare l’andatura nel primo tratto, dare l’ultimo strappo con Pellizotti per poi chiudere la pratica in prima persona. Uno schema visto e rivisto: serviranno gambe, cuore e testa per tentare un’impresa che al momento sembra impossibile. 

Foto: Pier Colombo




Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità