Ciclismo

Vuelta a España 2017: Vincenzo Nibali, l’errore tattico di non seguire Contador e Lopez

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La seconda settimana della Vuelta a España 2017 è andata in archivio e con essa anche due giornate di alta montagna in cui la classifica generale, almeno nelle primissime posizioni, non è cambiata. In particolare, il divario tra Chris Froome, in maglia rossa, e Vincenzo Nibali, secondo, è rimasto nell’ordine del minuto alla vigilia del secondo giorno di riposo e poi della cronometro di martedì che potrebbe scavare distacchi importanti.

Oggi l’azzurro ha provato uno scatto, a 13 chilometri dalla conclusione. Forse il momento peggiore, con il Team Sky a fare un ritmo basso per preservare le energie del capitano Chris Froome (sempre in controllo) e due uomini freschi pronti a rispondere a Nibali sulle pendenze non certo estreme (sul 5-6%) dell’ascesa di Sierra Nevada. Il siciliano non ha mai preso più di 100 metri, prosciugandosi di energie in un testa a testa che lo avrebbe certamente visto sconfitto con Mikel Nieve e Wout Poels, oltre ovviamente Froome sulla loro ruota. Ancora una volta, il Team Sky ha dimostrato di essere forte e superiore alle altre squadre, con la Bahrain-Merida che nella giornata odierna non è riuscita a mettere Nibali nelle condizioni di attaccare seriamente Froome in un uno contro uno.

In precedenza, però, lo Squalo avrebbe avuto l’occasione almeno per provare. Sull’Alto del Purche, subito precedente la salita finale, Alberto Contador e Miguel Angel Lopez hanno attaccato: lontani in classifica, non hanno impensierito Froome, che si è limitato a non lasciarli scappare. L’azzurro ha scelto a sua volta di lasciare andare, ma forse quello sarebbe stato l’unico momento, almeno oggi, per scardinare la Sky lontano dal traguardo e mettere Froome alle corde, in una situazione non ottimale.

Avrebbe funzionato? Difficile dirlo. Ma una frazione del genere potrebbe non tornare più, come caratteristiche. Un Froome isolato sopra i 2000 metri avrebbe potuto pagare: non siamo nelle gambe e nella testa di Vincenzo Nibali, ma se davvero per lui conta solo la maglia rossa, più del podio finale, allora avrebbe potuto provare a sfruttare l’assist di Lopez e Contador per cambiare i piani della Sky ed evitare la lunga processione fino alla vetta, con Froome che non si è mai trovato al vento. Batterlo quando riesce a impostare la corsa in questo modo è quasi impossibile.




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gianluca.santo@oasport.it

Foto: © Unipublic/Photogomez Sport

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