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Ciclismo

Vuelta a España 2017, Vincenzo Nibali riapre la classifica e sogna la vittoria! Lo Squalo può battere Froome, si può fare!

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Non ha mai smesso di crederci. La maglia rossa è sempre rimasta l’unico obiettivo possibile per Vincenzo Nibali in questa Vuelta a Espana 2017. Lui che ha già vinto questa corsa nel 2010 e nel cui palmares figurano anche un Tour de France e due Giri d’Italia, non può certo accontentarsi di un secondo posto, pur se alle spalle del formidabile Chris Froome.

Dopo un’ottima cronometro, forse una delle migliori della carriera, il siciliano oggi ha dimostrato di andare più forte in salita rispetto al britannico del Team Sky. Lo si era già intuito nei tapponi di montagna dello scorso fine settimana, quando tuttavia il ‘keniano bianco’ non aveva perso praticamente nulla grazie all’apporto di una squadra sontuosa.

Oggi Nibali ha corso con il piglio del fuoriclasse, da protagonista. Per molti chilometri la sua Bahrain Merida (ottimo anche il contributo del fratello minore Antonio) ha tenuto alta l’andatura in gruppo con il chiaro intento di far accumulare acido lattico nelle gambe di Froome. L’ascesa conclusiva, poi, non era così adatta alle caratteristiche del fuoriclasse azzurro: 7 km irregolari, con punte esagerate del 26%, molto più favorevoli ad Alberto Contador, scalatore puro che, non a caso, ha regalato un’altra perla di una carriera leggendaria.




Ciò nonostante, in 7 km, Nibali ha guadagnato ben 42 secondi su Froome: non sono affatto pochi. L’inglese, per la prima volta in questa Vuelta, è andato in grave difficoltà, anche se non in crisi. E’ stato salvato dal solito, incommensurabile lavoro del Team Sky, anche se a tratti ha faticato persino a tenere la ruota dei compagni di squadra. Una giornata storta o una condizione che, dopo le fatiche del Tour de France, inizia (finalmente?) a calare? La sensazione è che il vincitore di quattro Tour de France non sia più così brillante in salita come nel corso della prima settimana ed anche ieri, nella cronometro, non ha inflitto ai rivali i distacchi abissali che si sarebbe aspettato. Se la forma di Froome potrebbe andare in calando, Nibali, come di consueto, tende invece ad emergere proprio nel corso della terza settimana. Proprio questa mattina aveva detto che “la condizione è molto buona, le gambe girano bene. Froome non è imbattibile“. Dalle parole ai fatti…

Si preannuncia, dunque, un finale di Vuelta pirotecnico. Già domani una tappa mossa, con un arrivo in salita di 3 km, con gli ultimi 2 al 10%…Sabato, poi, il terribile Angliru, che, insieme a Mortirolo e Zoncolan, va catalogato forse tra le tre ascese più dure d’Europa! Una salita ben più dura di quella odierna, 12,5 km al 9,8% di pendenza media. Lì i secondi ed i minuti potrebbero fioccare rapidamente. Nibali ci crede. Ora più che mai.

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federico.militello@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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