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Atletica, SVOLTA EPOCALE! Primi tagli tra i corpi militari, fuori chi non ottiene risultati! Fine del posto fisso

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Da anni in molti sostengono che uno dei mali dell’atletica italiana sia rappresentato da quell’atteggiamento di appagamento che pervade diversi atleti dopo l’ingresso in pianta stabile nei corpi sportivi militari. Raggiunta una concreta stabilità dal punto di vista economico, alcuni tendono ad adagiarsi sugli allori, non riuscendo più a migliorare (e talvolta neanche a ripetere) le ottime prestazioni sciorinate negli anni precedenti, soprattutto a livello giovanile.
Intendiamoci: i corpi militari continuano a fungere da imprescindibile pietra miliare per lo sport italiano, contribuendo a mantenere il Bel Paese nel gotha internazionale. Ciò non toglie che sia lecito attendersi dei correttivi ed, in questo senso, non mancano le novità.

La scelta operata nelle ultime settimane da Fidal e corpi militari ha il sapore della rivoluzione. In estrema sintesi: non ottieni risultati all’altezza? Sei fuori…Sono già state attuate, infatti, diverse ‘dismissioni’. L’obiettivo, ora, è puntare sulla qualità. Se un atleta non matura risultati degni di nota, perderà le sovvenzioni da parte dello Stato.

Le Fiamme Gialle, entro la fine del 2017, dovrebbero ‘tagliare’ ben 1/5 dei tesserati: si fanno i nomi di Cerutti e Obou (velocità), Mach di Palmstein (110 hs), Floriani e Nasti (3000 siepi), Catania (salto in lungo), Tamberi (giavellotto), Dessi (marcia), Borsi (100 hs) e Clemente (marcia). (Fonte: Gazzetta dello Sport).

Anche le Fiamme Oro scenderanno da 33 a 28 con le rinunce a Zanatta e Marzetta (mezzofondo), Panizza (400 hs), Guarini (salto in lungo) e Minei (marcia). Non sarà da meno l’Esercito: dopo le dismissioni di Romagnolo, Costanza ed Ejjafini (fondo e mezzofondo), dovrebbe toccare anche a Crespi (mezzofondo) e Calvi (prove multiple). I tagli di Aeronautica e Fiamme Azzurre, infine, saranno resi noti nelle prossime settimane.

Insomma, sembra volgere al termine l’era degli atleti stipendiati dallo Stato (e dunque da noi cittadini) senza ottenere alcuna prestazione degna di rilievo internazionale. Una scelta che OA Sport applaude ed auspicava da anni. Chiunque entrerà in un gruppo sportivo militare, d’ora in poi, dovrà anche impegnarsi a fondo per rimanerci e meritarselo.





federico.militello@oasport.it

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