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Basket, Eurolega 2017-2018: Milano, il gioco non basta. Contro Barcellona è l’occasione giusta per trovare la prima vittoria

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Tre sconfitte in tre partite. L’Eurolega 2017-2018 dell’Olimpia Milano non poteva cominciare peggio. Il calendario non è stato certamente benevolo con la banda di Simone Pianigiani, che nelle prime tre uscite ha dovuto affrontare le tre grandi favorite per il titolo (CSKA Mosca, Fenerbahce e Real Madrid), ma la sostanza non cambia: l’Armani Exchange è ancora a quota zero. Serve una scossa. L’entusiasmo di inizio anno per l’arrivo sulla panchina dell’ex CT dell’Italia e di giocatori capaci finalmente di trascinare la squadra (pensiamo alle prestazioni di Andrew Goudelock e Jordan Theodore in Supercoppa ed inizio campionato) sta cominciando lentamente a svanire. Occorre invertire la rotta, per non far sì che anche questa stagione finisca come quelle recenti, ovvero con l’ennesima rifondazione.

Se è pur vero che alla fine è il risultato a contare più di tutto, è altrettanto giusto riconoscere che Milano non ha affatto demeritato nelle prime tre uscite europee. L’Olimpia ha tenuto testa a tre autentiche corazzate, mostrandosi capace di giocarsela a viso aperto; nei momenti decisivi, però, vuoi per l’amalgama ancora da trovare (complice la necessità più che la scelta di utilizzare un roster diverso tra campionato ed Eurolega), vuoi per la minore esperienza, qualcosa è mancato. È su questo che occorre lavorare perché la strada sembra proprio quella giusta. Occorre soprattutto il risultato, la vittoria, per non rischiare che queste rimangano solo belle parole. L’occasione è alle porte, domani sera al Forum contro il Barcellona.

A dispetto del nome i blaugrana fanno meno paura di quanto si possa pensare. Sulla squadra campeggia un grosso cartellone con la scritta “lavori in corso”. La rifondazione, infatti, non sta procedendo così come ci si aspettava. Dopo la burrascosa chiusura dell’era Xavi Pascual e dell’altrettanto fallimentare stagione del greco Georgios Bartzokas, quest’anno è arrivato lo spagnolo Sito Alonso, ma i risultati almeno per il momento non sono cambiati. Barcellona ha vinto la prima partita in Eurolega e le prime quattro in campionato, ma adesso è reduce da tre sconfitte consecutive tra Liga e coppa. Nel roster, poi, regna la confusione: Tyrese Rice è stato messo fuori squadra, mentre Pau Ribas e Petteri Koponen faticano a trovare l’amalgama con i nuovi Thomas Heurtel e Adam Hanga. Nel frontcourt, invece, al netto delle assenze di Victor Claver e Rakim Sanders, Sasha Vezenkov non sta rendendo come lo scorso anno, mentre Ante Tomic e Kevin Seraphin mostrano gli stessi evidenti limiti difensivi. Una squadra con tanto talento ma poca sostanza, insomma: Milano non deve assolutamente sottovalutarla ma al tempo stesso affrontarla con la consapevolezza che può essere l’occasione giusta per trovare la tanto agognata prima vittoria.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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