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Bebe Vio: “Ho pensato anche al suicidio ma non capivo. In tv mi sono divertita ma ora voglio i Mondiali. Poi prendo la patente e mi iscrivo all’università!”

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L’abbiamo vista dominare sulle pedane alle Paralimpiadi di Rio, è stata protagonista di un selfie con Barack Obama che ha fatto il giro del mondo ed ora la stiamo ammirando anche in veste di conduttrice televisiva. Sempre con il sorriso che oramai è diventato il suo tratto distintivo. Stiamo parlando di Bebe Vio. Il titolo del suo programma, in onda su Rai Uno la domenica pomeriggio alle 17.45, dice tutto: la vita è una figata. E lo è davvero per lei. Un motto che ha imparato dal padre nel momento più difficile della sua vita, quando a 11 anni ha dovuto subire l’amputazione di tutti e quattro gli arti. Benedetta, detta “Bebe”, ne ha parlato in una toccante intervista rilasciata al settimanale Visto. Ho pensato al suicidio. Volevo farlo buttandomi giù dal letto ma forse non capivo nemmeno il significato di quel gesto. Mio padre fu molto chiaro. Mi disse: ‘Bebe, non rompere le palle che la vita è una figata!’“.

Un insegnamento che le ha dato la forza di andare avanti e lottare, senza mai mollare. Dalla famiglia, infatti. Bebe ha trovato quella spinta che l’ha portata fino alla Casa Bianca. “È stata un’esperienza bellissima, mi sono divertita un sacco“. Ora, invece, la tv. “Mi è stato proposto questo bellissimo programma di Simona Ercolani. Ho preso oggetti dalla mia camera e li ho portati nel loft che fa da studio. Così mi sono sentita subito a casa“. Un programma che sta avendo grande successo. Merito del suo contagioso sorriso e della sua autoironia. Affrontiamo storie vere per le quali o si piange o si ride, ma da cui si impara tanto. Aldilà di questo successo, però, quali sono i suoi programmi futuri? Fino ad ora ci siamo divertiti ma non sono una conduttrice televisiva. Adesso iniziano le cose serie. Mancano pochi giorni ai campionati del Mondo di scherma paralimpica (dal 7 al 12 novembre a Roma, ndr). Poi voglio prendere la patente e iscrivermi all’università!“.

 





 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Bizzi Federscherma

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