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Ciclismo, Fabio Aru: “Punto ai Mondiali 2018: riportare l’iride in Italia. Scarponi sempre nei ricordi, oggi alla Milano-Torino…”

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Fabio Aru è pronto per concludere al meglio una stagione culminata con la conquista per due giorni della maglia gialla al Tour de France ma che purtroppo ha visto anche un infortunio importante che gli ha impedito di partecipare al Giro d’Italia e la morte dell’amico Michele Scarponi. Il ciclista sardo oggi sarà protagonista alla Milano-Torino e ha rilasciato un’intervista a Tuttosport.

Oggi è tra i possibili favoriti per il podio:Dopo la Tre Valli Varesine sono più ottimista. La Vuelta mi aveva prosciugato, mentre adesso mi sento molto meglio e in crescita. Questa è una corsa che amo: da quando sono professionista non sono mai mancato e quest’anno sarà la sesta volta di fila che la corro. Considerato che negli ultimi tre anni il peggior risultato è stato un sesto posto, un podio non mi dispiacerebbe proprio anche se stavolta la concorrenza è davvero eccezionale. Pinot ha corso alla grande la Tre Valli e poi mi aspetto che faccia bene Alaphilippe“.

Fabio Aru si lancia già verso i Mondiali 2018 e non ci fa solo un pensierino: “Anche di più: Cassani me ne ha parlato già a giugno. A Davide piace programmare le cose per tempo: abbiamo pianificato l’Olimpiade di Rio con un anno e mezzo di anticipo. Conoscendolo, non mi sorprenderei se nei prossimi mesi mi proponesse di andare in Austria a fare un sopralluogo. A Innsbruck l’importante non sarà chi farà il capitano, l’unica cosa che conta è riportare la maglia iridata in Italia, che manca da troppo tempo“.

Il ricordo di Michele Scarponi è sempre vivo:Mi capita ogni volta che partecipo a una gara che ho corso con lui. I ricordi sono strani: ti assalgono senza preavviso. Con Michele ho condiviso tanto, momenti brutti compresi. Era con me anche il giorno in cui mi sono fatto male al ginocchio in allenamento a Sierra Nevada. E’ stato il nostro ultimo raduno insieme“.





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