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Formula 1
F1, GP Giappone 2017: Ferrari, ora è una rimonta rabbiosa. Senza nulla da perdere, si punta solo a vincere più gare possibili
La Ferrari si dirige verso il Giappone in vista del GP di Suzuka con due numeri ben stampati nella mente: il 34, ovvero i punti di ritardo di Sebastian Vettel nei confronti di Lewis Hamilton in classifica mondiale e il 65, ovvero i giorni di distanza dall’ultima vittoria della scuderia di Maranello (proprio con il tedesco a Budapest) in questo campionato.
In questo lasso di tempo è successo tutto ed il contrario di tutto. Dopo la sosta estiva, infatti, è arrivata la doppietta di Lewis Hamilton tra Spa e Monza, l’incidente al via del GP di Singapore che ha regalato il terzo successo consecutivo al pilota inglese e, dulcis in fundo, i problemi al motore nel GP di Malesia che sono costati a caro prezzo, ancora una volta, al pilota tedesco.
La classifica generale ha cambiato decisamente il proprio volto. Da più 14 punti, infatti, il ferrarista si ritrova ora, come detto, a meno 34. Un saldo di meno 48 punti nei confronti del rivale diretto che fa aumentare a dismisura l’amaro in bocca dentro il team, soprattutto vedendo le prestazioni che la Ferrari avrebbe potuto mettere in pista.
Tra Marina Bay e Sepang, infatti, non era impossibile ipotizzare che Vettel e Raikkonen completassero due doppiette che, oltre che aver rivoluzionato la classifica e riportato il tedesco a grande favorito per il titolo 2017, avrebbero reso merito ad una vettura che, dopo Monza, è tornata competitiva e performante come ad inizio stagione.
Se a Singapore, per conformazione del circuito e caratteristiche delle macchina, era prevedibile, il passo messo in mostra in Malesia, invece, ha sorpreso positivamente. Sulla carta, infatti, la pista sembrava favorire le “Frecce d’argento” che, invece, hanno faticato lungo tutto il corso del weekend.
A questo punto, dunque, non rimarrà che dare tutto in questo rush finale. Cinque gare, con 125 punti in palio, che la Ferrari e Sebastian Vettel dovranno completare senza pensare alla sfortuna delle due ultime uscite, ma piuttosto puntando sulla SF70H. Non sarà certo semplice quello che aspetta al quattro volte campione del mondo. Rimontare 34 punti (quindi ben più di una gara) ad un fuoriclasse come Lewis Hamilton non è certo come bere un bicchiere d’acqua, ma i motivi per ben sperare ci sono.
Oltre alla bontà della vettura che, dopo qualche periodo di appannamento è nuovamente tornata formidabile, si può ribadire che, se Vettel vincerà tutte le gare rimanenti vincerà il suo quinto titolo, a prescindere dai risultati che otterrà Hamilton, e non è un aspetto da poco. Compiere un filotto simile sarebbe un’impresa epocale, ma non è certo totale utopia. Come ultimo aspetto sul quale avere fiducia, sembra paradossale, bisogna valutare quello che sta succedendo ai rivali (contando anche la risalita della Red Bull che può togliere punti pesanti).
La Mercedes, per esempio, se ne va da Sepang con punti sì, ma anche con parecchi dubbi. Il pacchetto di aggiornamenti portato, infatti, non ha funzionato, senza mezzi termini. Valtteri Bottas l’ha scelto e ha concluso a quasi un minuto dalla vetta. Hamilton l’ha scartato e ha potuto limitare i danni. Come se non bastasse il team di Brackley sta convivendo con la “Spada di Damocle” rappresentata dalla questione motori. Già da tempo, infatti, ha utilizzato l’ultima unità Power Unit a disposizione, e pensare di arrivare fino ad Abu Dhabi senza intoppi è davvero complicato. Nell’ultimo fine settimana, per esempio, si è avuta la netta sensazione che i motori delle “Frecce d’argento” non fosse spinti al massimo per evitare rotture.
Si dice che “sperare non costa nulla“? Sebastian Vettel e la Ferrari non solo devono continuare a sperare, ma devono puntare soprattutto su loro stessi. Riuscirà la grande rimonta in classifica? Per il pilota tedesco l’imperativo è semplice. Spingere a tutta nelle prossime cinque gare e vincere quante più gare possibili. Più facile a dirsi che a farsi, certo, ma non è certo una “impresa impossibile”.
alessandro.passanti@oasport.it
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