Formula 1
F1, GP Giappone 2017: Sebastian Vettel vs Lewis Hamilton. E’ sempre più guerra psicologica
In una lotta serrata è naturale che il confronto non sia confinato solo all’ambito agonistico. E’ sempre stato così nel mondo dello sport e lo continua ad essere. Del resto, è un anche un po’ questo che dà un gusto particolare ai duelli ed alle sfide tra protagonisti di un certo calibro.
In Formula Uno in passato, erano celebri le guerre psicologiche tra Ayrton Senna ed Alain Prost, arte nella quale il francese era un maestro, provocando il suo compagno/rivale in McLaren ed indurlo all’errore. Per contro, il compianto Ayrton lo ripagava in pista con velocità e decisione. Ora, forse, i tempi sono cambiati ma trattandosi di uomini in lizza per qualcosa di importante, i comportamenti sono più o meno gli stessi.
Lewis Hamilton e Sebastian Vettel sono i primi attori dello spettacolo in 20 atti di questo Mondiale 2017 di F1. I colpi di scena non sono mancati, specie negli ultimi round a danno del ferrarista, comportanti un ritiro a Singapore, con il tedesco poleman, ed un quarto posto a Sepang (Malesia) colmo di amarezza per i problemi di affidabilità nelle libere e nelle qualifiche.
Una battaglia che ha travalicato il contesto dell’asfalto più volte: si è cominciato a Baku, nel GP della celebre “sportellata” di Seb a Lewis con reciproche accuse di scorrettezze e poi sono arrivate le stoccate di Hamilton in Malesia dove il 3 volte campione del mondo ha detto di poter battere il teutonico, sfruttando i suoi punti deboli, felice di averli già messi a nudo. Il pilota del Cavallino ha risposto indirettamente con un proposito ovvero vincere le gare restanti, a cui l’alfiere della Mercedes ha controbbattuto con: “Auguroni”.
Piccoli aspetti che però possono fare la differenza negli ultimi 5 round. Il britannico, avanti di 34 punti nella graduatoria iridata rispetto a Vettel, è in una posizione molto favorevole ma la Ferrari ha dimostrato di disporre di una monoposto veloce che può ancora dire la sua. Saranno, dunque, i racing driver ad essere un fattore discriminante e chi saprà mantenere il sangue freddo potrà centrare il bersaglio grosso.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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