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Formula 1
F1, Lewis Hamilton può battere il record di Michael Schumacher? L’era Mercedes potrebbe proseguire, ma Ferrari e Red Bull…
L’Autodromo Hermanos Rodriguez di Città del Messico ha incoronato Lewis Hamilton per quarta volta campione del mondo di F1. E’ bastato un nono posto all’alfiere della Mercedes, vista la contemporanea quarta posizione della Ferrari di Sebastian Vettel, per entrare ancora una volta nel gotha del Circus. Raggiunti, dunque, nel computo dei titoli vinti proprio Vettel e il francese Alain Prost.
Una vittoria meritata, senza se e senza ma, perché quest’anno Lewis è stato il migliore. Lo dice la pista e lo dicono i numeri: 11 pole position, 9 vittorie e 12 podi. In un campionato così tirato sono statistiche impressionanti che vanno ad arricchire ancor di più quanto fatto dal 32enne di Stevenage in carriera. 62 successi, 72 pole (record assoluto di tutti i tempi) e 116 podi sono cifre nel libro dei record in aggiornamento costante. La domanda, dunque, sorge spontanea: riuscirà il britannico a mandare in soffitta i primati del Kaiser Michael Schumacher?
Difficile da dire. Di sicuro 7 Mondiali e 91 vittorie sono traguardi complicati anche per un Hamilton così performante, dovendo fare i conti anche coi rivali e le motivazioni. In merito agli avversari la Ferrari in questo 2017 ha compiuto uno step in avanti sbalorditivo rispetto alla scorsa annata. L’essere stata così veloce ed in vetta a lungo nella classifica mondiale piloti con Seb non era affatto scontato. Cavallino Rampante che si è sciolto, però, nell’ultima fase tra problemi tecnici ed un teutonico non così lucido. Tuttavia, la strada sembra essere tracciata e nel 2018 la Rossa potrebbe essere ancor più vicina. Senza dimenticarsi della Red Bull e di Max Verstappen. In quest’ultimo stint stagionale sono arrivate due vittorie, in Malesia ed Messico, con l’olandese volante alla guida. Una vettura che ha saputo migliorare moltissimo, soprattutto in termini di potenza, mantenendo intatte le qualità telaistiche. La presenza poi di un genio come Adrian Newey potrebbe nuovamente tornare a fare la differenza.
E poi, dal punto di vista emotivo, non sarà facile per Lewis ricaricare le pile. Quest’anno era reduce dal bruciante esito del 2016 quando fu il suo ex compagno Nico Rosberg a sorprenderlo mentre nelle vesti di campione in carica sarà da verificare se saprà essere ancora così affamato.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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