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F1, Lewis Hamilton raggiunge Sebastian Vettel a quota 4 Mondiali. Chi è davvero il migliore tra i due?

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E’ così è stato: Lewis Hamilton si è laureato per la quarta volta campione del mondo di F1. Il tracciato Hermanos Rodriguez di Città del Messico doveva essere quello della festa del britannico e non ha deluso le attese. E’ bastato un nono posto all’alfiere della Mercedes, visto il quarto di Sebastian Vettel sulla Ferrari nel giorno del secondo successo stagionale di Max Verstappen, per centrare l’obiettivo finale e raggiungere il tedesco ed un mito come Alain Prost a quota 4 Mondiali. Hamilton e Vettel dunque con gli stessi titoli in bacheca ma chi è il più forte tra loro?

Analizzando l’evoluzione di quest’annata ed anche un po’ il passato dei due la bilancia pende in favore del 32enne di Stevenage. L’aver vinto con vetture diverse (Mclaren e Mercedes) a differenza di Seb (solo Red Bull) è un primo fattore in favore di Lewis che, soprattutto, quest’anno nel confronto diretto ha messo in mostra una superiorità notevole nel confronto diretto.

11 pole position, 12 podi e 9 vittorie totalizzando 62 successi e 72 pole in carriera sono numeri impressionati che affosserebbero chiunque, costruiti su un grande talento. Il n.44 è stato ed è il migliore perchè nella stagione corrente più che mai ha dimostrato di fare la differenza.

Qualcuno potrebbe dire: “Sì, guida un aereo come la W08 Hybrid“. Vero, ma un “aereo” difficile da settare ed interpretare. Toto Wolff, direttore esecutivo di Mercedes, l’aveva definita una “Principessa Capricciosa” la vettura di Brackley. Ci ha pensato il fenomenale anglo-caraibico a renderla più docile in tutte le condizioni: dal giro secco, al caldo e sotto la pioggia. La sequenza di vittorie da Spa in avanti (5 vittorie in 7 gare) è stata costruita su questo feeling esclusivo che invece il buon Valtteri Bottas, quando il sedile iniziava a scottare, non ha mai davvero trovato.

Per questo il trionfo delle Frecce d’Argento è molto frutto di Hamilton, più abile di Sebastian soprattutto nei momenti ad alta tensione. Dal fattaccio di Baku, in avanti, si è evidenziato ciò e per un motivo o per un altro la Rossa, pur più veloce in alcuni frangenti sul passo, è stata costretta a guardare gli altri salire sul podio più alto. Il condottiero in Rosso, dopo l’ultima recita messicana, aveva in sé la delusione dei giorni peggiori conscio di non essere stato all’altezza della situazione, sorpreso dallo scatto al via da Verstappen e andando poi a colpire anche la posteriore destra della Mercedes di Lewis.

Un disastro che il quarto posto finale in rimonta ha mitigato e, da un certo punto di vista, amareggia maggiormente per ciò che avrebbe potuto essere ed invece non è stato. Vince l’alfiere della Stelle a 3 punte perchè è stato ed è il più forte: i numeri dicono questo e la storia del Mondiale dice questo.

 





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giandomenico.tiseo@oasport.it

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