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Formula 1
F1, Mondiale 2017: il fine settimana nero della Ferrari. Dai problemi di Vettel e Raikkonen, fino al botto con Stroll
“La fortuna è cieca ma la sfortuna ci vede benissimo”. Non vogliamo decadere nella scaramanzia o nel fatalismo ma trovare una logica a tutto quello che è avvenuto in questi ultimi due giorni in casa Ferrari è davvero un’impresa improba.
Il GP della Malesia, visti i presupposti delle prove libere e l’oggettiva velocità dimostrata dalle Rosse, avrebbe dovuto essere quello del riscatto dopo l’altro episodio negativo di Singapore ed i 25 punti, di fatto, regalati a Lewis Hamilton. Un weekend perfetto fino agli ultimi secondi delle prove libere 3: una spirale di accadimenti sfortunati, dipendenti anche dall’errore umano come logico.
Si parte dal problema elettrico sulla vettura di Sebastian Vettel, la SF70H rientra e viene riscontrato un problema di natura elettrico. Si pensa dunque a sostituire la power unit, un’impresa visto il poco tempo disponibile tra le PL3 e le qualifiche. Una corsa a perdifiato per i meccanici in cui la monoposto del tedesco viene dotata dell’unità nuova, la n.4, con turbo compressore però n.3, per evitare penalizzazioni. Seb percorre meno di 7 km nel time attack ed il “No power” si abbatte come una mannaia sulle teste dei ferraristi. Conclusione: addio qualifiche ed addio vittoria. Arriverà un quarto posto di grandissimo valore, per quanto fatto vedere dal teutonico ed anche dalla vettura, dal punto di vista prestazionale.
C’era però un altra Ferrari in lizza per il successo, ossia quella di Kimi Raikkonen. Il finlandese parte dalla seconda posizione, alle spalle del poleman Lewis Hamilton e può puntare al bersaglio grosso. Neanche il tempo di prepararsi una tazza di caffè e godersi il via che la Ferrari del finlandese non dà segnali di vita. Un rumoroso silenzio che conduce la macchina ai box ed il finnico al ritiro senza riuscire a dare una spiegazione.
E poi il colpo finale: lo scontro tra Vettel e Lance Stroll nel giro di rientro, a corsa terminata, con possibile rottura del cambio ed annessa sanzione per la sostituzione in vista del GP del Giappone, programmato il prossimo weekend. Conservare, dunque, l’ottimismo a Maranello non è facile. Da un certo punto di vista, si può essere contenti che questa tre giorni malese abbia avuto fine…
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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