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Artistica
Ginnastica, Marco Lodadio: la speranza dell’Italia maschile verso le Olimpiadi di Tokyo 2020. L’azzurro cresce e sogna
Marco Lodadio è stato indubbiamente una nota lieta del settore maschile ai Mondiali 2017 di ginnastica artistica che si sono conclusi la scorsa settimana a Montreal. Il movimento sta attraversando un momento davvero critico, la mancata qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016 pesa ancora sul groppone dell’Italia e il ricambio generazionale si sta rivelando davvero difficile ma il 25enne di Frascati prova a dare un po’ di luce: è arrivato a 1 decimo dalla qualificazione alla Finale agli anelli, fuori di pochissimo dai migliori 8 del Pianeta dopo aver lottato dignitosamente in un parterre infarcito di stelle in cui non era assolutamente facile emergere.
L’azzurro è riuscito a mettersi in mostra anche nel contesto più importante e l’ultima stagione lo ha indubbiamente catapultato ai vertici internazionale: i podi nella World Challenge Cup, la buona prestazione agli Europei, un esercizio sempre più convincente sotto il profilo tecnico ed esecutivo sono degli indicatori rilevanti. Marco Lodadio si sta facendo un nome e questo è importante quando si alza il braccio davanti alla giuria: è sempre più apprezzato da chi conta, sta scalando le gerarchie ed è sempre più vicino ai migliori. Il duro lavoro che sta svolgendo con il coach Gigi Rocchini sta producendo degli ottimi risultati e per il momento è sicuramente il miglior esponente dell’Italia maschile in attesa che anche altri nomi provino a emergere a livello internazionale.
Tesserato per la Ginnastica Civitavecchia, il laziale ha ormai la maturità e l’esperienza giusta per competere con i migliori: ha già disputato diversi Mondiali ed Europei, ora sembra essere sulla strada giusta per poter esplodere e ottenere delle soddisfazioni importanti. L’obiettivo dichiarato è naturalmente quello delle Olimpiadi di Tokyo 2020 dove dovrà essere performante al massimo per poter entrare in Finale e giocarsi il tutto per tutto. Per quanto si è visto negli ultimi mesi è un traguardo che sicuramente non gli è precluso a patto di continuare a migliorarsi: ha un D Score uguale a quello di Eleftherios Petrounias, Campione Olimpico e del Mondo. Proprio questi sono i segnali di un livello prestazionale interessante, bisogna perfezionare l’esecuzione della prova (l’uscita stoppata ai Mondiali è già un ottimo segnale) ed essere sempre più riconosciuto a livello internazionale: la decisione di partecipare a diverse tappe di Coppa del Mondo è corretta, tenendo anche presente che quella sarà la strada per qualificarsi ai Giochi Olimpici.