Artistica
Ginnastica, Mondiali 2017 – Italia fuori dalle Finali. Marco Lodadio ci prova agli anelli, errori per Cingolani e Galli
L’Italia maschile torna a casa senza agguantare delle Finali ai Mondiali 2017 di ginnastica artistica che si stanno svolgendo a Montreal (Canada). Risultato purtroppo negativo per gli azzurri che si sono presentati all’Olympic Arena con contingente dimezzato (solo tre atleti nonostante i 6 posti a disposizione, scelta tecnica del DT Giuseppe Cocciaro che è stata molto criticata).
Qualche lampo, però, oggi è arrivato. Marco Lodadio è un atleta che merita il massimo palcoscenico internazionale: il 25enne di Frascati ha portato in gara un esercizio da 6.3 sui suoi anelli, lo stesso D Score del Campione Olimpico Eleftherios Petrounias, sta visibilmente crescendo e nell’ultima stagione è migliorato notevolmente. Il laziale si sta facendo un nome, in Coppa del Mondo ha ottenuto dei podi e agli Europei è rimasto fuori dall’atto conclusivo per un soffio, i giudici lo iniziano ad apprezzare e c’è la sensazione che nell’immediato futuro possa togliersi delle soddisfazioni.
Oggi Lodadio ha ottenuto 14.566 punti che bastano soltanto per agguantare la tredicesima posizione, a soli 14 centesimi dalla Finale! L’ultimo posto utile è infatti quello occupato dal brasiliano Arthur Zanetti (14.700 per il Campione Olimpico di Londra 2012). L’esercizio di Marco è stato pulito, ha stoppato l’uscita come gli era stato richiesto, forse soltanto qualche piccola sbavatura sul castello che gli sarà costata cara.
Prestazione invece negativa per Andrea Cingolani. Il marchigiano ha conquistato la convocazione all’ultimo in virtù di due buoni salti al volteggio ma oggi non è riuscito a dare il meglio di sé: 13.199 di media e 33esimo posto di specialità, nella prima prova è uscito di pedana con i piedi (13.533), sulla seconda ha purtroppo appoggiato i glutei a terra (12.866).
Lorenzo Galli era invece ai suoi primi Mondiali e il 19enne laziale ha visibilmente pagato l’emozione rimanendo escluso dalla finale del concorso generale: 28esimo posto con 76.499, decisiva la caduta finale al cavallo con maniglie (12.133) che gli ha impedito di acciuffare l’atto conclusivo. L’azzurro deve ancora crescere parecchio per competere ai massimi livelli, le potenzialità ci sono. Il suo score: 12.533 al corpo libero, 12.133 al cavallo con maniglie, 12.133 agli anelli, 13.700 al volteggio, 13.200 alle parallele, 12.800 alla sbarra.
Nel concorso generale, dove si sconta l’infortunio di Kohei Uchimura, comanda il cubano Manrique Larduet (86.699) davanti al cinese Ruoteng Xiao (86.297), al russo David Belyavskiy (85.839), al giapponese Kenzo Shirai (85.697) e all’ucraino Oleg Verniaiev (85.431).
Agli anelli comanda il greco Eleftherios Petrounias (15.400), Campione Olimpico e del Mondo che precede il russo Denis Abliazin (15.333) e il turco Ibrahim Colak (15.033).
Al volteggio guida il sudcoreano Hakseon Yang! E’ il Campione Olimpico di Londra 2012 ma non si vedeva in pedana da anni: con 15.283 precede il giapponese Kenzo Shirai (14.949) e il rumeno Marian Dragulescu (14.866).
Al corpo libero dominio assoluto del giapponese Kenzo Shirai (15.766) davanti agli statunitensi Donnell Whittenburg (15.033) e Yul Moldauer (14.700). Al cavallo con maniglie troneggia il Campione Olimpico Max Whitlock (15.300) davanti al cinese Hao Weng (15.033) e all’americano Alexander Naddour (14.966).
Le parallele pari sono il terreno di caccia del Campione Olimpico Oleg Verniaiev (15.466) che svetta sul cinese Jingyuan Zou (15.233) e sul cubano Manrique Larduet (15.200). Alla sbarra si festeggia il grandissimo ritorno in una finale iridata del Campione Olimpico di Londra 2012 Epke Zonderland (14.433) che pareggia il risultato dello svizzero Pablo Braegger (14.433).
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(foto Federginnastica)