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Ginnastica, Mondiali 2017 – La sagra degli infortuni in gara: Iordache, Smith, Andrade. Troppe assenze, la sorte sorride a Morgan Hurd: sbancata la lotteria di Montreal!

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Sull’Olympic Arena di Montreal sembra aleggiare il guanto nero della sfortuna. Mai come questa volta abbiamo assistito a così tanti infortuni a pochi minuti dall’inizio delle gare di un Mondiale. Larisa Iordache si è fatta male durante il riscaldamento all’attrezzo prima delle qualifiche, Ragan Smith ha dovuto alzare bandiera bianca durante il warm up che ha preceduto la Finale all-around: erano le due grandi favorite per l’oro nel concorso generale individuale, per il titolo nella gara più importante. La rumena ha pagato la rottura del tendine d’Achille, la statunitense una distorsione alla caviglia.

La stessa cosa era successa a Kohei Uchimura, Imperatore indiscusso della Polvere di Magnesio dal 2009, che ha dovuto ritirarsi dopo un atterraggio sbagliato al volteggio durante le qualificazioni. A tutto questo si aggiunge anche il crociato di Rebeca Andrade che salta nei primi allenamenti a Montreal (prima delle prove podio), Eythora Thorsdottir che si incrina una costola, Angelina Melnikova che non era visibilmente in perfette condizioni, Liu Tingting che non si presenta sui quattro attrezzi.

Sfortuna e infortuni per tante ragazze perché la sorte ha voluto evidentemente sorridere soltanto a Morgan Hurd che in maniera incredula si è laureata Campionessa del Mondo all-around approfittando anche della caduta di Mai Murakami alla trave, delle sbavature sugli staggi di Elena Eremina, degli errori di Melanie De Jesus (l’avrebbero probabilmente battuta). La 16enne statunitense ha davvero sbancato ed era già stata fortunata durante il collegiale quando Riley McCusker si ruppe e Valeri Liukin dovette ricorrere addirittura alla sesta classificata dei Campionati Nazionali: arriva a Montreal, sfrutta le contingenze e batte Ellie Black di un solo decimo dopo una battaglia campale.

Non si toglie nulla a Morgan Hurd che è stata la più brava quando contava: vince chi merita, le assenti (per qualsiasi motivo) non sono giustificate. Il livello tecnico non è altissimo (anzi probabilmente è tra i più bassi visti negli ultimi dieci anni, con il nuovo regolamento post 10 perfetto), la ragazza di Middletown ha vinto la lotteria e rimarrà per sempre negli annali (meritatamente, ogni gara fa storia a sé). Va però fatta un’altra riflessione: due infortuni così pesanti in campo gara e tanti altri maturati in questa occasione sono da ricollegarsi all’attrezzatura e soprattutto alla ricerca spasmodica di un livello ginnico più elevato, di difficoltà importanti per ottenere punteggi più alti. In che direzione stiamo andando?

 





(foto USAGym)
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