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Ginnastica, Mondiali 2017 – Le 10 risposte delle qualifiche: il crac di Iordache, USA battuti, ritiro Ponor, staggi spettacolari, trave maledetta, lotta generale e…

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Le qualificazioni femminili dei Mondiali 2017 di ginnastica artistica ci hanno regalato diversi spunti e diverse risposte in vista delle Finali in programma nel weekend. Di seguito le 10+2 risposte e i temi caldi emersi dall’Olympic Arena di Montreal (Canada).

 

LARISA IORDACHE, LACRIME AMARE – Si è infortunata un minuto prima dell’inizio delle qualifiche, durante il riscaldamento all’attrezzo! Il suo tendine d’Achille ha ceduto sulla prima diagonale al corpo libero, un crac pesantissimo che ha tolto di scena quella che era la grande favorita per il titolo nel concorso generale e alla trave, ritornata in grande forma per prendersi quello che le mancava dopo un argento e un bronzo nell’all-around. Il destino è stato davvero crudele e ci ha privato di una Campionessa.

LE AMERICANE NON SONO IN TESTA – Non succedeva da addirittura 7 anni, cioè da quando Aliya Mustafina si laureò Campionessa del Mondo a Rotterdam 2010. Da allora una ragazza stelle e strisce era sempre stata al comando delle operazioni e aveva trionfato nelle grandi competizioni internazionali tra Jordyn Wieber, Gabby Douglas e il dominio Simone Biles. Gli USA sono meno corazzata e questo è evidente. La giapponese Mai Murakami ha chiuso in testa con un solo millesimo di vantaggio su Ragan Smith, un margine nullo ma che statisticamente lascia il segno. Considerando anche le difficoltà accusate da Morgan Hurd… Certo che è esplosa Jade Carey, sconosciuta fino a un mese fa e ora in finale al volteggio e al corpo libero con velleità di podio.

CATALINA PONOR, ADDIO CON CADUTA – La Divina si ritira come non avrebbe mai voluto, lasciando l’immagine di una dolorosa caduta alla trave che le ha impedito di lottare per un posto in finale. La Campionessa Olimpica di Atene 2004 inseguiva quell’oro iridato mai conquistato, ci voleva provare a 30 anni dopo aver trionfato agli Europei in casa ma non è bastato, non era questo il suo giorno. Si ritira una delle grandi dell’ultimo decennio, mancherà a tutto il circuito.

CHE LOTTA NEL GENERALE! – Si sapeva che senza Simone Biles avremmo assistito a un equilibrio totale che si è puntualmente manifestato al netto delle assenze dell’ultimo minuto della già citata Iordache, di Rebeca Andrade che ha pagato dei problemi col crociato un paio di giorni prima delle gare e di Liu Tingting che non si è presentata a sorpresa sul giro completo. Sei ginnaste racchiuse in 1.1 punti, venerdì notte può succedere di tutto. Murakami, Smith, ma anche una grande Ellie Black, Melanie De Jesus che si conferma dopo il bronzo agli Europei, Elena Eremina, Morgan Hurd. E attenzione ai possibili recuperi di Angelina Melnikova, Giulia Steingruber e Tabea Alt.

PARALLELE SPETTACOLARI – Ne abbiamo viste di tutti i colori su questo attrezzo, il livello è altissimo, serviva addirittura 14.566 per accedere alla Finale da cui invece rimane esclusa Melnikova per la regola dei passaporti. In testa proprio la coppia russa composta da Elena Eremina (15.100) e dalla novità Anastasia Iliankova che si è confermata (15.066), la Campionessa del Mondo Fan Yilin è subito lì (15.000) proprio la Campionessa d’Europa Nina Derwael (14.966). A seguire Ellie Seitz, Ashton Locklear (si salva grazie all’esecuzione la sua D è di 5.5 quando tutte le rivali superano il 6.0), Huan Luo e Diana Varinska completano il parterre.

TRAVE MALEDETTA – Non si riusciva a stare in piedi, praticamente l’80% delle ragazze è caduto o ha commesso gravissimi errori, si entrava in finale con 13.200 e il miglior punteggio è 13.533. Giudici severissimi con tutti.

OKSANA CHUSOVITINA MONUMENTALE – A 42 anni è ancora in finale! Sono passati 26 anni dalle sue prime medaglie iridate e l’uzbeka è ancora qui a lottare con la grinta e la voglia di una ragazzina. Il volteggio è encomiabile (14.349, ottavo punteggio), non smette mai di stupire. Un monumento dell’artistica con sette Olimpiadi alle spalle.

ANGELINA MELNIKOVA e GIULIA STEINGRUBER, LUCI E OMBRE – La russa è infuriata: alle parallele è quarta ma non disputerà la finale per la stupida regola dei passaporti, al corpo libero dov’è Campionessa d’Europa è caduta e ha sbagliato di tutto, la trave le è andata storta. L’elvetica è stata divina al volteggio (15.100 il suo Rudi) e in finale vuole ripercorre i fasti del bronzo olimpico conquistato a Rio 2016 ma sugli altri attrezzi è sembrata visibilmente indietro di condizione, la vistosa fasciatura alla coscia sinistra è esplicativa.

MARIA PASEKA E FAN YILIN, LE CAMPIONESSA DEL MONDO BATTONO UN COLPO – La russa e la cinese sono le uniche iridate in carica presenti a Montreal ed entrambe non hanno deluso le aspettative. La russa è prima al volteggio, la cinese è terza alle parallele: entrambe vogliono difendere il titolo mettendo in pedana tutta la loro classe.

ELLIE BLACK E MAI MURAKAMI, SECONDE LINEE PER CONSACRARSI – Sono da anni nel circuito, sempre nella top ten ma mai vicine alla zona medaglie: finalmente sembra essere arrivato il loro momento ma bisogna disputare una grande Finale. Le tante assenze le hanno agevolate, loro hanno svolto un buon compito. La giapponese è addirittura davanti a tutti, eccellente 14.633 al volteggio e ottimo 14.200 al corpo libero. La canadese è alle sue spalle di appena due decimi grazie a tavola e staggi di alto livello. Saranno davvero da podio?

JADE CAREY, LA GRANDE RIVELAZIONE – Classe 2000, fino ai Nazionali di quest’estate non era conosciuta nemmeno in Patria, poco vista anche nelle categorie giovanili, poi l’esplosione. La ragazza di Phoenix ha il secondo punteggio al volteggio e il terzo al corpo libero, lotterà per le medaglie ed è quasi incredula.

RAGAN SMITH, ORO IN PECTORE MA… – La statunitense è la grande favorita per la conquista dell’oro nel concorso generale e per succedere a Simone Biles ma non ha margini d’errore, dovrà disputare una Finale pulita se vorrà essere incoronata Reginetta da Nadia Comaneci. Sicuramente alla trave si riscatterà, volteggio e corpo libero determinanti. Certo che non vederla in finale sui 10cm…

 





(foto John Cheng – USA Gym)

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