Artistica
Ginnastica, Mondiali 2017 – Le pagelle dell’Italia: Ferrari mitologica, Mori esplosiva, Berardinelli esordio. Grandi azzurre da finale
L’Italia ha davvero ben figurato durante le qualifiche dei Mondiali 2017 di ginnastica artistica che si stanno svolgendo a Montreal (Canada). Di seguito le pagelle delle azzurre scese in pedana all’Olympic Arena.
VANESSA FERRARI: 10. Gli aggettivi si sprecano, quasi bisognerebbe inventare un vocabolario a parte per esprimere la maestosità di questa atleta che trascende la ginnastica, un esempio di longevità e caparbietà per tutti, non solo nello sport ma proprio nella vita. Ancora una volta, a quasi 27 anni (quando ormai tutte si sono già ritirare da un pezzo), ha dato una lezione di altissima Polvere di Magnesio e ha inscenato l’ennesimo recupero di una carriera che ha sempre più dell’incredibile.
La Leonessa ha ruggito e ha conquistato un’impensabile Finale al corpo libero, il suo attrezzo preferito, quello che le ha dato le maggiori gioie ma anche le più grandi delusioni (emblematici i due quarti posti alle Olimpiadi di Londra 2012 e Rio 2016). L’esercizio valutato in 13.600 (5.7) è un sigillo sulla grandissima forza di un’atleta tutto tondo che ancora una volta ci ha creduto fino in fondo, tra tanto scetticismo, nonostante venisse dall’operazione al tendine d’Achille e nonostante non stesse benissimo. E anche se non è al top della forma è ancora tra le migliori 8 del Pianeta, con una sola gara stagionale nelle gambe, con qualche intoppo durante il suo recupero lampo. Soltanto lei avrebbe potuto realizzare un numero del genere, i risultati parlano chiaro e di fronte a certe imprese bisogna solo inchinarsi. Si è caricata l’Italia sulle spalle, brilla di luce propria, è meravigliosa come solo lei sa fare: undici anni dopo l’apoteosi di Aarhus, quattro stagioni dopo l’ultima medaglia iridata. Splendidamente divina, ogni volta che scende in pedana è un tuffo al cuore commovente.
LARA MORI: 8. Letteralmente strepitosa. La toscana ha dimostrato (ma non ce n’era bisogno) di essere una ginnasta con i controfiocchi e di valere i vertici internazionali: il quarto posto agli Europei non è stato casuale, Lara Mori conquista con pieno merito la prima finale di specialità ai Mondiali grazie a un esercizio brillante, accattivante, caratterizzato da una buona acrobatica e ben tenuto. Oggettivamente è andata oltre tutte le aspettative: non c’erano dubbi che l’azzurra eseguisse una prova di alto profilo ma essere tra le migliori 8 del Pianeta era praticamente imprevedibile. Ci è riuscito perché è stata brava e ci ha creduto fino in fondo, un risultato che la eleva indubbiamente tra le grandi italiane della storia.
Bravissima anche a dimenticare repentinamente la caduta in entrata alla trave, al suo primo esercizio in questa rassegna iridata. Un errore molto grave ma da cui si è subito riscattata eseguendo un gran libero e stupende anche le parallele dove ottiene uno dei migliori punteggi della stagione. Nel concorso generale è 19esima ma solo a causa dell’errore appena citato, altrimenti sarebbe in piena lotta per la top ten: venerdì notte ci sono tutte le carte in regola per strappare un risultato di prestigio.
SARA BERARDINELLI: 6. Ai suoi primi Mondiali l’emozione si è fatta sentire davvero tantissimo ed è stata anche sfortunata: ha dovuto aspettare 10 minuti per salire sulla trave (il punteggio di Vanessa tardava a uscire). La romana ha presa una brutta botta sui 10cm (attrezzo in cui è Campionessa d’Italia) ma poi si è prontamente rialzata tra volteggio e parallele: un plauso alla grinta, a 15 anni non si è abbattuta e si è rimboccata le maniche. Deve andare avanti su questa strada, si può davvero migliorare tanto e ci sono le potenzialità per fare bene.
DESIREE CAROFIGLIO: 5. Purtroppo incappa in tre cadute, una per attrezzo. Gli errori hanno un peso determinante e la serata non è purtroppo sufficiente. La milanese era al debutto assoluto ai Mondiali, la nostra classe 2000 ha indubbiamente pagato l’emozione ma tra corpo libero, volteggio (aveva i due salti) e parallele asimmetriche ha commesso degli errori determinanti. Dovrà fare tesoro di questa esperienza per ripartire.
(foto Federginnastica)