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Ginnastica, Mondiali 2017 – L’Italia c’è in prova podio, problemi con il tempo. Ferrari sceglie l’esercizio, Mori modifica, cambio strategia

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L’Italia ha iniziato a scaldare i motori a Montreal (Canada) dove oggi cominceranno i Mondiali 2017 di ginnastica artistica. Le azzurre si sono cimentate nella prova podio e faranno il proprio debutto in gara mercoledì 4 ottobre (ore 22.00 italiane): l’occasione per provare l’attrezza su cui si svolgerà la competizione e per fare un punto della situazione.

Purtroppo il nuovo regolamento che mette a disposizione solo tre minuti per ogni atleta ha reso complicata la prova anche per l’Italia che però si è ben difesa. Vanessa Ferrari sta bene e ha trovato il passo giusto per l’esercizio al corpo libero dove probabilmente rinuncerà al tempo Tsukahara e porterà la stessa prova delle Olimpiadi 2016 mentre alla trave punterà sull’acrobatica. Lara Mori invece ha dei problemi con doppi tesi e triplo e sicuramente rivedrà qualcosa. Niente all-around per Sara Berardinelli, spazio al corpo libero di Desiree Carofiglio. Questa la sintesi di 90 minuti scarsi di prova podio, davvero troppo pochi come spiega il DT Enrico Casella rilasciando delle dichiarazioni alla Federginnastica:

Il sistema dei tre minuti per ginnasta è una delle cose da rivedere, perché così è davvero stressante. Un po’ tutte le Nazioni hanno fatto fatica, commettendo errori che altrimenti, con più calma, si sarebbero potuti evitare. Nel voler dare lo stesso tempo sull’attrezzo ad ogni atleta si è ridotto drasticamente il tempo complessivo di ciascuna Federazione. Adattarsi alle luci e all’attrezzatura in 180 secondi è difficile per tutti. La corsa delle lancette è stato un fattore destabilizzante anche per Paesi forti, abituati a far mondiali ed olimpiadi e soprattutto a gestirsi in modo differente”.

“Vanessa ha provato il raccolto avvitato in trave e lo Tsukahara avvitato al corpo libero. Per farla stare più tranquilla, però, probabilmente rinunciamo al Tempo Tsukahara in prima diagonale con il doppio teso in seconda, riproponendo, di fatto, l’esercizio di Rio de Janeiro, mentre alla trave tireremo via l’entrata nuova, la Rondata salto, che se la sbagli mandi tutto il resto a monte, cercando di portare a casa la serie acrobatica, flic flic raccolto avvitato. Anche con Lara dovremo rivedere qualcosa, perché con i doppi tesi, con il triplo al corpo libero c’è qualche problemino. Le giurie sono molto severe quindi bisogna trovare degli accorgimenti per non dare il fianco sul riconoscimento degli elementi.

A Brescia avevamo studiato un’alternativa che probabilmente metteremo in atto. Le due giovani ne sono uscite incolumi, e già questa è una buona notizia. Carofiglio non farà la trave, la Berardinelli il corpo libero, quindi la Mori sarà l’unica impegnata sul giro completo. Desiree infine proverà i due salti per la finale al volteggio: uno Yurchenko con un avvitamento e mezzo e un Kasamatsu”.





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