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Ginnastica, Mondiali 2017 – Morgan Hurd, Reginetta a sorpresa! Trionfo all-around, battuta Black di un decimo! Battaglia stellare tra 5 guerriere, Lara Mori 12^

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Abbiamo assistito a una delle gare più combattute dell’ultimo decennio, una lotta totale tra delle guerriere, una sfida senza quartiere a cui non eravamo più abituati da tempo immemore. Morgan Hurd è la nuova Campionessa del Mondo all-around: sulla roulette di Montreal esce il nome della 16enne, non così quotata alla vigilia ma che ha saputo approfittare delle tante contingenze che si sono avverate prima e durante la Finale del concorso generale individuale.

La nuova Reginetta della Polvere di Magnesio, che succede nell’albo d’oro alla tripletta di Simone Biles, ha indubbiamente beneficiato dell’infortunio di Larisa Iordache in qualifica e della distorsione alla caviglia che la favorita Ragan Smith si è procurata durante il riscaldamento cadendo male al volteggio. Un episodio inatteso che ha tolto di mezzo la favorita per l’oro e ha rimescolato le carte in tavola. Il titolo rimane negli USA per la quinta edizione consecutiva: l’ultima non americana a trionfare è stata Aliya Mustafina a Rotterdam 2010. A premiarla è stata addirittura Nadia Comaneci, Sua Maestà che si rivelò al Pianeta proprio a Montreal durante le Olimpiadi 1976.

Morgan Hurd è nata nel 2001 a Wuzhou (Cina) ed è poi stata adottata da neonata, ha iniziato a fare ginnastica fin da quando aveva tre anni, abita a Middletown nel Delaware e a soli 16 anni ha ottenuto il risultato più importante della carriera. La nuova Campionessa del Mondo, alla prima stagione da senior, è famosa perché gareggia con gli occhiali (caso più unico che raro), in stagione non aveva particolarmente brillato: terzo posto in Coppa del Mondo a Stoccarda, vittoria al Trofeo di Jesolo con la squadra (la Classicissima porta sempre tanta fortuna), ai Campionati Nazionali era addirittura arrivata sesta ma Valeri Liukin le ha voluto dare fiducia (anche perché non aveva molti nomi). E in maniera inaspettata ha trionfato con 55.232 battendo Ellie Black per un solo decimo (55.132).

La padrona di casa, supportata da 15000 tifosi scatenati che hanno intonato il suo nome per tutta la gara, era arrivata all’ultima rotazione con due decimi di vantaggio sulla rivale guadagnati grazie a una buona trave ma proprio al quadrato ha subito l’attacco finale dell’americana che ha trionfato (14.533 al volteggio, 14.300 di gran tenuta sugli staggi, 12.666 sugli 10cm stringendo i denti e senza paura, 13.733 decisivo al corpo libero). La canadese si è inchinata nonostante una buona prova elegante al corpo libero (13.433) che aveva fatto seguito al 12.866 alla trave, 14.233 sugli staggi e 14.600 al volteggio. Anche per lei si tratta del primo podio iridato nonostante i 22 anni appena compiuti.

Tanta delusione per la Black che ha capito di aver mancato l’occasione della vita ma il grande rammarico è tutto per Mai Murakami, 21enne di Tokyo che aveva davvero la chance della vita e non è riuscita a concretizzarla per demeriti propri. La nipponica, infatti, è caduta dalla trave (12.000) quando era in piena lotta per l’oro e non le è bastato il 14.233 al corpo libero per risalire fino al podio, concludendo con 54.699 e al quarto posto: senza quell’errore sui 10cm sarebbe stata lei la nuova Reginetta! Il bronzo finisce così al collo della russa Elena Eremina (54.799) che supera la Murakami per un solo decimo di punto ma che ha tanto da recriminare per le sue parallele sottotono: 14.200 è troppo poco rispetto al suo 15.0 di standard, un mezzo punto assolutamente alla sua portata se avesse fatto l’esercizio che doveva. Le prime quattro atlete sono racchiuse in mezzo punto (e le prime sei in 1.3) segno di un grandissimo equilibrio che si è protratto per tutta la gara con continui sorpassi, botte e risposte: tasso tecnico non altissimo ma intensità incredibile.

Quinta la francese Melanie De Jesus Dos Santos (54.132) che in stagione aveva vinto il bronzo agli Europei ma che ha sbagliato l’ultima diagonale al corpo libero. Letteralmente sprofondata l’annunciata Angelina Melnikova, addirittura 16esima (51.341) a causa di cadute a trave e corpo libero. Giulia Steingruber non è riuscita ad andare oltre al settimo posto (54.666) preceduta dalla giapponese Aiko Sugihara (53.965), l’ultimo diploma di merito finisce tra le mani della belga Nina Derwael (53.498, inverosimile 14.996 alle parallele).

La nostra Lara Mori conclude la sua prima finale iridata con un eccellente 12esimo posto (52.165) al termine di una gara senza particolari errori e davvero ben condotta, con piglio e grinta da vendere: parte al corpo libero dove domenica disputerà la Finale di Specialità (13.000), brava tra volteggio (13.433) e parallele (13.466), alla trave non dispiace ma i giudici all’attrezzo sono davvero tosti in questi Mondiali (12.266).

 

Morgan Hurd, Reginetta a sorpresa! Campionessa all-around, battuta Ellie Black di un decimo. Lara Mori 12esima

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(foto USAGym)

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