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Ginnastica, Mondiali 2017 – Vanessa Ferrari, il volo del Cigno per una nuova impresa. Finale al corpo libero, assalto al podio? Eterna Leonessa

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Se c’è l’Italia in una Finale mondiale allora Vanessa Ferrari non può davvero mancare. E ancora una volta la nostra Leonessa è qui, pronta a strabiliare e a incantare, a regalare alla nostra Nazione l’ennesima impresa di una carriera monumentale. Cosa si deve dire a una ragazza che, a quasi 27 anni d’età, a 11 stagioni di distanza dal suo trionfo iridato ad Aarhus 2006, dopo un’operazione al tendine d’Achille e con una sola gara stagionale nelle gambe, si presenta a un Mondiale e si qualifica a un Finale? Tra le migliori 8 del Pianeta al corpo libero praticamente su una sola gamba, con un recupero lampo, contro tutto e tutti. E pensare che qualcuno aveva giudicato questa convocazione come immeritata e fuori logica…

Fuori logica, e fuori da ogni schema sportivo immaginabile, c’è solo una sportiva la cui caparbietà, grinta, carisma, cattiveria vanno oltre l’immaginabile. Escludendo l’assurda Oksana Chusovitina (42 anni) è la più vecchia (o meno giovane, se si preferisce…) ad avere ottenuto un posto in Finale a questi Mondiali, l’unica Campionessa del Mondo all-around presente a Montreal, stella guida di tutto il movimento ginnico italiano da oltre un decennio e che sogna una nuova mitologica impresa, un ritorno sul podio dopo l’amarezza per il quarto posto delle Olimpiadi di Rio 2016.

Oggi la nostra Leonessa disputerà la sesta Finale iridata al corpo libero. Bronzo ad Aarhus 2006 quando si laureò Campionessa del Mondo nel concorso generale, argento ad Anversa 2013 alle spalle del fenomeno Simone Biles, poi un doppio quinto posto (l’ultima a Nanning 2014, è l’ultima Finale di Specialità disputata da un’italiana perché l’anno successivo Erika Fasana non riuscì a presentarsi in pedana per problemi al gomito), un sesto posto e una non partecipazione (a Tokyo 2011 si infortunò durante il riscaldamento che precedeva la gara).

Quando c’è il profumo delle medaglie pesanti, la Ferrari non si si tira mai indietro ed è in prima linea a combattere: la voglia di imporsi, di essere la migliore, di festeggiare è sempre predominante nel suo cuore e nella sua testa, è una guerriera combattiva che vuole primeggiare a tutti i costi anche se non in perfette condizioni fisiche. L’esperienza è tutta in suo favore, è la veterana del gruppo in mezzo a tanti volti nuovi che potrebbero pagare l’emozione, si esibirà per ultima e questo è un vantaggio importante: con la classifica completata sa cosa le servirà per firmare il colpaccio.

Il suo esercizio, sulle note dei Carmina Burmana, è di assoluto rilievo, impreziosito da Silivas e Tsukahara con la possibilità di sistemare ancora qualcosa e con margine rispetto al 13.600 raccolto in qualifica: può migliorare in esecuzione, la pulizia sarà determinante per fare la differenza. Ancora una volta ci aggrappiamo al monumento, al totem della nostra Polvere di Magnesio.

 





(foto Federginnastica)

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