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Ginnastica, Mondiali 2017 – Vanessa Ferrari, l’Italia piange con te! Infortunio da eroina, le lacrime di una Campionessa umana che voleva la medaglia

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Le lacrime sgorgate dagli occhi di Vanessa Ferrari dopo la caduta in seconda diagonale sono quelle che sono scese anche sul volto dei tanti appassionati di ginnastica artistica, non soltanto italiani ma anche mondiali (i tweet di sostegno di Aly Raisman e Larisa Iordache ne sono un esempio in tempo reale). Una botta che ci ha letteralmente gelato, che ci ha gettato nello sconforto più totale, che ci ha fatto sentire smarriti per qualche minuto, vicino alla nostra capitana che in un angolo di un quadrato dall’altra parte del mondo piangeva come non mai, in campo gara come mai le era successo (i post di Londra 2012 e Rio 2016 erano completamente differenti, dovuti ad altre motivazioni).

Ci hai fatto male al cuore, anche se non hai colpe: abbiamo pianto con te e non tanto per una possibile medaglia sfumata (non toglie niente alla tua carriera), ma perché non ti meritavi un colpo del genere dopo avere fatto l’impossibile per essere a questi Mondiali, a un anno dall’operazione dal tendine d’Achille e con una sola gara nelle gambe. La forma della nostra Leonessa non era delle migliori eppure era riuscita ad accedere a una finale iridata (la sesta della carriera al quadrato, a 11 anni di distanza dall’apoteosi di Aarhus) e oggi era concretamente in lizza per il podio: era partita convinta per battere il 13.933 di Claudia Fragapane, doveva confezionare l’esercizio della vita e non si sarebbe mai tirata indietro.

Vanessa Ferrari lo ha fatto per se stessa, voleva gettare il cuore oltre l’ostacolo ancora una volta, l’ennesima nella sua carriera. Ha osato come solo le vere Campionesse sanno fare, non accontentandosi della passeggiata tra gli applausi del pubblico, a 27 anni voleva ancora fare saltare il banco e tingersi di gloria. In quelle lacrime versate, che potrebbero purtroppo coincidere con la fine della sua carriera agonistica (ma lei ha recuperato così tante volte…), c’è tutto quello che la nostra Farfalla, la nostra Leonessa, la nostra Araba Fenice ha rappresentato in oltre un decennio ai massimi livelli: quando contava c’è sempre stata, raggiungendo traguardi a cui non eravamo mai stata abituati. Hai segnato la storia, lo hai fatto anche con un atto d’amore naturale per la Polvere di Magnesio, per quello che sei e sei stata, per quello che ci hai regalato: le emozioni restano nel cuore e scendono nelle lacrime versate, l’Italia ti sarà per sempre grata e in maniera commossa ti avvolge in un abbraccio. Ce la farai e ti aspettiamo presto, in qualsiasi veste tu desideri, tendine o non tendine, con o senza body, monumentale per l’eternità.

 

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(foto Federginnastica)

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