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Ginnastica, Vanessa Ferrari: “Non voglio finisca così, intanto mi opero e ci penserò. Non è stato un azzardo, ora le vacanze a Cuba”

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Vanessa Ferrari sta per tornare in Italia dopo aver disputato i Mondiali 2017 di ginnastica artistica dove è purtroppo incappata in un infortunio che le ha procurato la rottura del tendine d’Achille sinistro. La Campionessa del Mondo 2006 ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

Non ho chiuso occhio. Tanto dolore, prima di tutto. E poi sì, la testa ha iniziato a vagare. Tanti pensieri, paure, ma anche qualche certezza. Tipo che appena tornerò in Italia mi farò operare. Voglio subito liberarmi di questo problema. Appena ho avuto l’incidente abbiamo parlato col dottor Zattoni che a Brescia mi ha già operato il tendine destro nel 2009 e dopo Rio il sinistro“.

La domanda che in molti si stanno facendo è se il rientro non sia stato troppo accelerato:Non è stato un azzardo, se è quello che volete sapere. In qualifica avevo pensato che se avessi potuto lottare per una medaglia avrei introdotto le tre righe più difficili. Le avevo allenate singolarmente, non le avevo mai fatte tutte insieme, ma erano pronte“.

Il nuovo flic-tempo in seconda diagonale le è stato fatale: “I tendini di una ginnasta sono sempre ipersollecitati. Quando ho sentito il rumore “stoc” e ho realizzato che il salto non partiva mi sono guardata il piede e ho capito che il tendine era partito. Faceva male e c’era un buco. Non ho nemmeno provato a rialzarmi. E’ andata così, è capitato a tanti e stavolta è toccato a me. Non ci sono colpe o responsabilità, la ginnastica è così“.

Nessuno vorrebbe vederla uscire di scena con questa immagine impressa nella mente: “Io per prima. Ma ora è inutile pensarci. Intanto torno, mi opero e rifletto. Riflettere e ragionare sarà l’unica cosa che potrò fare per qualche mese. Avrò il tempo per capire quale sarà la decisione migliore per la mia vita. Non voglio affrettare nessuna decisione, è troppo presto. Risolviamo le questioni poco alla volta, sarà più facile giungere a una conclusione“.

Ora si dovrà procedere per gradi: “Fare l’intervento in fretta: vorrei non dover usare le stampelle. Io e il mio fidanzato Simone avevamo organizzato un viaggio a Cuba per novembre. Poteva essere l’occasione per festeggiare una medaglia, invece… Chiedo solo di poterci andare con le mie gambe. Mi accontento“.

Tanti le sono stati vicini. Mi sono arrivati tantissimi messaggi, sia da compagne di squadra di ieri e di oggi che da tante colleghe, anche di altre Nazionali. La Iordache e la Raisman hanno avuto dei pensieri carini, tra messaggi e post sui social. Poi mi ha scritto Jury Chechi e mi scuso se mi dimentico qualcuno. E’ stato bello vedere che tanti hanno avuto un momento per me, scalda il cuore“.





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