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Ciclismo

Giro di Lombardia 2017, gli outisder: tanti uomini pericolosi. Attenzione a Dumoulin, curiosità per Quintana

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L’ultima della stagione: il Giro di Lombardia 2017, che chiude di fatto la stagione agonistica, si propone al grande pubblico come una corsa altamente spettacolare considerando il percorso durissimo, da Bergamo a Lecco, e una startlist di primissimo livello. In mattinata abbiamo già presentato i favoriti per la Classica delle Foglie Morte, ora proviamo ad analizzare gli outsider che potrebbero inserirsi nella lotta per il podio e per la vittoria.

La rosa sarà molto ampia, perché la nuova collocazione delle Classiche italiane e il Mondiale di Bergen hanno favorito una folta presenza internazionale nelle corse delle ultime settimane, con particolare interesse verso il Lombardia. Partiamo dalla Sunweb, che si presenta con Tom Dumoulin, Warren Barguil e Wilco Kelderman: caratteristiche diverse, ma potenzialmente tutte adatte al percorso di sabato, che esalta i corridori resistenti in salita. Molto solido anche il Team Sky: oltre Kwiatkowski e quasi sicuramente Moscon, la squadra britannica potrà schierare Mikel Landa e Wout Poels. Il primo va annoverato tra gli scalatori più forti dell’intero gruppo, mentre il secondo ha già vinto in carriera una Liegi-Bastogne-Liegi. Da valutare, per entrambi, la condizione di forma.

Parlando di squadre forti e di Classiche, aggiungiamo la QuickStep-Floors. Philippe Gilbert andrà ad affiancare Martin e Alaphilippe, che abbiamo inserito tra i favoriti, e anche su un percorso non adattissimo alle sue caratteristiche potrebbe risultare determinante, magari con un attacco da lontano. Al Giro dell’Emilia Nicolas Roche è stato tra i migliori sul San Luca: uscito bene dalla Vuelta, potrebbe sfruttare anche la poca marcatura che avrà per anticipare tutti. Con lui alla Bmc anche il giovane prodigio Dylan Teuns: dopo un’estate strabiliante sembra in leggero calo, ma rappresenta il futuro delle classiche vallonate e già sabato potremmo trovarlo molto avanti.

Fabio Aru, Jakob Fuglsang e Miguel Angel Lopez formano un terzetto davvero invidiabile. I tre Astana, però, non offrono garanzie, in particolar modo sullo stato di forma. Aru sembra in fase calante ormai da tempo, mentre Fuglsang e Lopez di fatto non si sono confrontati con corse di alto livello nell’ultimo mese. C’è attesa per vedere all’opera Diego Ulissi: l’ottimo Mondiale può dare fiducia all’alfiere della UAE Emirates, all’interno della quale condividerà i gradi di capitano con il portoghese Rui Costa, sempre insidioso in queste situazioni di corsa dura e oltre i 200 chilometri. Non è mai stato uno specialista delle Classiche, ma le tante salite del Lombardia fanno gola a Nairo Quintana (Movistar), atteso ai nastri di partenza per capire quale può essere il suo livello, magari anche in vista del prossimo Mondiale, che si annuncia durissimo. Molta curiosità per vedere all’opera il suo connazionale Egan Bernal, tesserato per l’Androni-Sidermec, dominatore in salita dell’estate italiana e atteso al passaggio al Team Sky: tra i corridori delle Professional è quello che sembra avere le carte in regola per ben figurare. Chiudiamo con la Lotto Soudal: solita squadra molto profonda (Wellens, Gallopin e Benoot dovrebbero essere i leader) cui però manca la punta di diamante.

 





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Foto: Pier Colombo

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