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Ciclismo

Giro di Lombardia 2017: le pagelle. Vincenzo Nibali è perfetto, Gianni Moscon in gran crescita, bene Fabio Aru

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Un grande spettacolo per l’Italia del ciclismo che esce dall’ultima Classica Monumento della stagione in trionfo. Vincenzo Nibali si aggiudica il Lombardia in quel di Como con una gara dominata in lungo e in largo, il Bel Paese piazza quattro atleti ai primi sei posti dell’ordine d’arrivo. Andiamo a rivivere la corsa odierna con le pagelle dei protagonisti.

Vincenzo Nibali, voto 10: praticamente perfetto oggi, sotto ogni aspetto. Mette la squadra a tirare sin dal mattino, poi sul Civiglio si mette in proprio e realizza un vero e proprio capolavoro. Si lascia sfilare dopo lo scatto di Pinot e parte al contrattacco, raggiungendo il francese e staccandolo in maniera incredibile in discesa. Gestisce il vantaggio di una quindicina di secondi in pianura e poi sul San Fermo della Battaglia dilaga, creando un gap incolmabile tra sé e gli avversari. Gli ultimi chilometri sono una semplice passerella: arriva un altro capolavoro, il bis sulle strade lombarde dopo la vittoria in maglia tricolore del 2015. Ora il mirino è puntato al Mondiale di Innsbruck 2018.

Julian Alaphilippe, voto 8: manca sempre un centesimo per fare un euro al francese. Prima Valverde alla Liegi-Bastogne-Liegi di due anni fa, poi la beffa al Mondiale di Bergen, con il gruppo che lo ha raggiunto praticamente all’ultimo chilometro, oggi altra eccellente performance che vale però solamente per la seconda piazza. Troppo forte Nibali per il transalpino che si è dovuto accontentare del podio grazie ad una super parte finale di gara.

Gianni Moscon, voto 8: aumentano le aspettative sul trentino ed il giovane corridore del Team Sky continua a non deludere. Corsa da capitano per lui, nonostante la poca esperienza in classiche di questo genere: scatta a Civiglio, poi gestisce le forze per giocarsi il podio sul finale. Riesce a regolare tutti nel gruppetto, cogliendo così il primo podio in carriera in una Monumento. Il 2018 deve essere assolutamente il suo anno: può giocare su più campi e puntare al colpo grosso.

Thibaut Pinot, voto 7,5: la forma c’era, la tattica un po’ meno. Attacchi scriteriati a Civiglio, dove riesce ad andar via ma accumula un’infinità di acido lattico. Scelta sbagliata, pagata poi sulla discesa successiva dove perde la ruota di Nibali. In crisi sul San Fermo della Battaglia, si gestisce e chiude quarto all’arrivo.

Domenico Pozzovivo, voto 7: corsa da protagonista per il lucano dell’AG2R che si fa vedere spesso e volentieri all’attacco, chiudendo poi in quinta posizione.

Fabio Aru, voto 7: “Anche quando le gambe non ci sono, si pedala con testa e cuore”. Parole davvero molto belle quelle del sardo all’arrivo: il campione italiano nonostante una condizione non al top si difende al meglio e chiude in sesta posizione.

Nairo Quintana, voto 6: è davanti sul Civiglio, sembra essere il primo rivale per Nibali, poi cala alla distanza. Ottava posizione comunque positiva per questo finale di stagione del colombiano.

Rigoberto Uran, voto 5: ci si aspettava di più dal capitano della Cannondale-Drapac dopo la vittoria alla Milano-Torino. Non segue Nibali e Pinot sul Civiglio, ci prova in discesa in solitaria ma si arrende sul San Fermo della Battaglia.

Mikel Landa, Adam Yates e Daniel Martin, voto 4: praticamente mai in gara.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Pier Colombo

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