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Golf, Open d’Italia 2017: partenza a razzo per Francesco Molinari! L’azzurro vola al comando con altri 5 atleti!

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Inizia col botto l’Open d’Italia 2017. Francesco Molinari si è reso autore di una prestazione fenomenale nel primo giro del torneo inserito nel circuito dell’European Tour 2017, in corso di svolgimento sul percorso par 71 del Golf Club di Milano, ed è attualmente in testa alla classifica con 64 colpi (-7) in compagnia di altri 5 atleti. Davanti ad una platea entusiasta, il fuoriclasse torinese ha piazzato un birdie alla 11 per rompere il ghiaccio, seguito da un filotto di sei birdie in sette buche tra la 14 e la 2 (la sua tornata ha preso il via dalla buca 10) che lo hanno proiettato al comando della classifica. Un bogey alla 3 ha interrotto la sua serie positiva, ma un altro birdie alla 6 lo ha riportato in carreggiata, prima di chiudere con un bogey alla 8 e con un altro fantastico birdie alla 9. Il momento più emozionante si è registrato alla 18, quando l’azzurro è tornato sul luogo che lo ha consegnato alla storia un anno fa con un colpo che gli è valso una targa commemorativa dell’impresa che lo condusse al suo secondo successo nel torneo. E chissà che questa partenza non possa essere il preludio ad uno storico tris. Ma per ora Molinari deve dividere il primato con gli inglesi Eddie Pepperell e Matt Wallace, con il gallese Jamie Donaldson, con lo svedese Alexander Bjork e con il thailandese Kiradech Aphibarnrat, tutti a pari merito a quota -7 al termine del primo round.

L’equilibrio, in ogni caso, regna sovrano sul Golf Cub Milano, nel cuore del Parco di Monza, e al settimo posto, con una sola lunghezza di distanza dalla vetta, si trovano il sudafricano George Coetzee e il sudcoreano Byeong Hun An, entrambi con 65 colpi (-6), uno in meno rispetto al nutrito gruppo di atleti a pari merito al nono posto, tra cui figura anche l’italiano Andrea Pavan, strepitoso nel mettere a referto sei birdie e un solo bogey e a chiudere la tornata in 66 colpi. Con lui figurano anche l’inglese Chris Paisley, lo spagnolo Alejandro Canizares, i francesi Matthieu Pavon e Gregory Havret, lo scozzese Marc Warren e soprattutto lo svedese Alex Noren e lo spagnolo Sergio Garcia, due tra i protagonisti più attesi del torneo, che non hanno deluso le aspettative e si apprestano a lottare fino in fondo per la vittoria. Spendida anche la prova dell’amateur Stefano Mazzoli, capace di chiudere il giro in 67 colpi (-4) e di issarsi al 17° posto in compagnia di altri 13 iscritti, tra cui lo spagnolo Jon Rahm, numero 5 del ranking mondiale e favorito principale per il successo finale, autore di un round senza sbavature con 4 birdie all’attivo.

Decisamente positivo anche l’avvio di Renato Paratore, Edoardo Molinari e Nino Bertasio, attualmente al 31° posto a 4 lunghezze dalla vetta. Paratore, in particolare, avrebbe potuto persino issarsi più in alto, ma un double bogey alla 18 lo ha penalizzato facendogli perdere qualche posizione in classifica. Con il trio azzurro ci sono anche il francese Alexander Levy, il tedesco Martin Kaymer, il belga Nicolas Colsaerts egli inglesi Chris Hanson e Matthew Fitzpatrick, tutti potenziali outsider per la conquista del trofeo. Un gradino sotto, invece, ci sono gli inglesi Luke Donald, Tyrrell Hatton, Paul Waring e Lee Westwood, a quota -2 in compagnia degli italiani Enrico Di Nitto e Lorenzo Scalise, mentre non ha brillato Matteo Manassero, soltanto 93° e in linea col par, in compagnia di Luca Cianchetti e Federico Maccario. Decisamente lontano dalle prime posizioni, infine, Alessandro Tadini, 119° a quota +2 con l’irlandese Padraig Harrington e l’inglese Danny Willett, quest’ultimo secondo nell’edizione 2016 del torneo, mentre Nicolò Ravano chiude la ciassifica con 77 colpi.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto di Valerio Origo

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