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Judo: Giappone dominante ai Mondiali di kata 2017, l’Italia termina con tre medaglie dopo i sei podi del Grand Slam

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Dopo la rassegna iridata della categoria veterani, Olbia ha ospitato anche i Campionati Mondiali kata 2017. La competizione si è svolta, come da tradizione, in due giorni: nel primo si sono svolte le competizioni del cosiddetto Kata Grand Slam, in cui le coppie si sono sfidate nelle categorie di età Under 35 ed Over 35, mentre nel secondo le migliori coppie di ogni categoria si sono contese le vere e proprie medaglie mondiali (ma con la limitazione di una coppia per nazione in ciascuna specialità).

Nel Grand Slam, gli azzurri padroni di casa hanno conquistato ben sei medaglie, compreso l’oro si Andrea Fregnan e Stefano Moregola nel Katame no kata U35, specialità che ha anche visto l’argento di Stefano Proietti ed Alessandro Varazi nella categoria dei più esperti. Piazza d’onore anche per Laura Bugo e Carlotta Checchi del Ju no kata U35, e per Giovanni e Angelica Tarabelli nell’O35. Medaglie di bronzo, infine, per Mauro Collini e Tommaso Rondinini nel Nage no kata O35 e per Ubaldo Volpi e Maurizio Calderini nel Kodokan Goshin Jutsu.

Le prove più importanti si sono però svolte sabato, dove la coppia Proietti / Varazi ha confermato il suo secondo posto nel Katame no kata, preceduti solamente dai formidabili giapponesi Nakayama / Hayashi, ma davanti agli iraniani Bajelan / Rouhani Esfahani. Conferma anche per Volpi / Calderini, medagliati di bronzo nel Kodoka Goshin Jutsu, dove hanno terminato alle spalle dei vincitori giapponesi Ikeda / Sakamaki e dei francesi Jaume / Benard. La terza medaglia italiana è stata firmata dai fratelli Tarabelli, che dopo l’argento del Grand Slam hanno conquistato il terzo gradino del podio nel Ju no kata, prova vinta dalle nipponiche Momoko e Mariko Ishida davanti ai tedeschi Dax Romswinkel-Loosen.

Il dominio del Sol Levante è stato confermato anche nel Nage no kata, dove Sakamoto / Yokoyama hanno preceduto la coppia rumena Surla / Fleisz e quella iraniana Noudehi / Farzaneh Hesari. Qualificati alla finale grazie all’argento del Grand Slam, Collini e Rondinini si sono classificati quinti. Infine, il Kime no kata è stata l’unica specialità che non ha visto un trionfo giapponese: la medaglia d’oro è così andata ai francesi Michel e Laurent Jeuffroy, che hanno strappato il primato a Takeishi / Uematsu, mentre il bronzo è andato agli iraniani Bardigamroudi / Rouhollahzadeh.

giulio.chinappi@oasport.it





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