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Judo
Judo, Mondiali junior: Christian Parlati fa sorridere l’Italia, ragazze sotto tono. Giappone inarrivabile, delude la Francia
Inizialmente previsti in Corea del Nord, i Campionati Mondiali junior di judo 2017 si sono alla fine svolti a Zagabria, città che poche settimane prima aveva ospitato anche il Grand Prix.
Nella capitale croata, l’Italia ha ritrovato un podio iridato che, nella categoria junior, mancava dal 2013, quando Antonio Esposito si laureò campione del mondo ed Odette Giuffrida ottenne il bronzo. Evidentemente, le ex repubbliche jugoslave portano bene ai colori azzurri, visto che allora si gareggiava a Lubiana, in Slovenia. Questa volta, a regalare una medaglia di bronzo alla delegazione italiana è stato il diciannovenne Christian Parlati, rampollo di una famiglia dalla grande tradizione judoistica. Già medagliato di bronzo ai Campionati Europei di Maribor (anche in questo caso in Slovenia, a conferma di quanto detto prima), il napoletano ha confermato la prestazione della rassegna continentale, nell’unica categoria maschile che ha visto un podio iridato interamente composto da atleti europei.
E gli altri medagliati continentali? Gabriele Sulli (66 kg) ed Alice Bellandi (70 kg) non sono riusciti a ripetersi, venendo entrambi eliminati alle prime battute. La delusione è soprattutto per il judoka di Frosinone, sconfitto da un avversario per lui accessibile come lo spagnolo Salvador Cases Roca, mentre la bresciana ha vinto un incontro per poi perdere contro la futura medagliata d’argento Aleksandra Samardžić, bosniaca già presenza fissa dei tornei senior. Buone prestazioni quelle di Salvatore D’Arco, settimo nella categoria 81 kg, e Manuel Lombardo, che ha sfiorato il podio tra i 66 kg, beffato per uno shido al termine di un lungo golden score, riscattando in parte la brutta prova degli Europei. Preoccupa, invece, il bilancio della squadra femminile, dove nessuna atleta si è classificata tra le migliori otto.
A livello planetario, il Giappone ha confermato il proprio dominio, conquistando nove ori (compreso quello della prova a squadre), oltre a due argenti e quattro bronzi. Tra le nazionali europee conferma il proprio progresso l’Azerbaigian, unico in grado di vincere due ori a parte gli strabilianti nipponici, piazzando ben quattro atleti in finale. Bene anche la Russia, terza con un titolo e due finali perse, mentre la Francia delude vincendo un solo bronzo, peraltro con un’atleta reduce da infortunio come Clémence Émé. Solo il gioco dei piazzamenti ha permesso ai francesi di chiudere davanti all’Italia nella classifica per nazioni, ottenendo un ventesimo posto contro il ventiduesimo della delegazione azzurra, ed oltralpe si parla oramai di crisi dopo un 2017 di risultati in calo su tutti i fronti. Nel complesso, venticinque Paesi sono riusciti ad ottenere almeno una medaglia.
giulio.chinappi@oasport.it
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Immagine: IJF