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Moto2, GP Malesia 2017: la prova del nove per Franco Morbidelli. Un passaggio obbligato per diventare campione

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29 punti di vantaggio in classifica a due gare dal termine. E’ questo il tesoretto di Franco Morbidelli, nel Mondiale 2017 di Moto2, in vista della penultima “recita” iridata sul tracciato di Sepang (Malesia).

Il “Morbido” forte di 8 successi stagionali deve affrontare la cosiddetta “Prova del nove” sull’asfalto malese per compiere il definitivo passaggio dallo status di ottimo pilota a quello di campione. Una linea di demarcazione sottile che fa però tutta la differenza di questo mondo. La gestione dei momenti difficili ed il tirar fuori il meglio quando conta sono fattori discriminanti tra ciò che è ottimo e ciò che è grandioso.

Lo sa bene Morbidelli che nella conferenza stampa di presentazione del weekend ha dichiarato: “Proverò ad affrontare il weekend come faccio sempre. So che sarà difficile e non sarà una gara qualunque. Cercherò di rimanere tranquillo, fare il mio lavoro ed essere veloce. Il circuito mi piace, soprattutto con il nuovo asfalto, molto meno irregolare. È bello correre qui, vedremo come sarà il meteo.Io spero sia asciutto o del tutto bagnato, preferirei condizioni chiare” (clicca qui per leggere l’intervista completa).

Parole che lasciano trasparire un filo di nervosismo ma anche la convinzione di essere ad un appuntamento, crocevia di una carriera. L’anno venturo Morbidelli si cimenterà nella top class, sempre con lo stesso team, il Marc VDS, ed è evidente che arrivarci con la certezza di un Mondiale è cosa ben diversa che entrarci a mani vuote.

Un percorso diverso dagli altri quello di Franco, facendo la “gavetta” fin dal suo esordio nella media cilindrata nel 2013. Una crescita lenta quella del romano, costellata da alcune delusioni necessarie però per una presa di coscienza dei limiti. Un’evoluzione in positivo nella quale è riscontrabile anche l’apporto di Valentino Rossi. L’essere parte dell’Academy VR46 ha aiutato il nostro portacolori, entrando in contatto con un ambiente da cui ha saputo trarre il meglio.

Ironia della sorte, è proprio Rossi l’ultimo ad aver conquistato il titolo nel Motomondiale (2009 in MotoGP) per il Bel Paese e un risultato simile da parte di Morbidelli, interrompendo anche la maledizione “Moto2” per i piloti italiani mai a segno in questa categoria, è denso di significati per un centauro non con qualità innate ma capace di migliorarsi sempre.





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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