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MotoGP, GP Australia 2017 – Marc Marquez: “Pronto a lottare ancora fino all’ultima curva per tenere dietro Dovizioso e Vinales”

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La sconfitta nel GP del Giappone ha lasciato qualche strascico in casa Marc Marquez. Il portacolori della Honda, infatti, appare decisamente concentrato e conscio di avere al suo fianco (anche durante la conferenza stampa che ha dato il via al fine settimana del GP d’Australia, clicca qui per programma e tv) un rivale che forse nemmeno lui si poteva aspettare così competitivo. Per fortuna del campione del mondo in carica il circus sbarca a Phillip Island, una pista sulla quale lo spagnolo si è sempre dimostrato a proprio agio, anche se un paio di volte ha gettato alle ortiche successi che apparivano scontati.

Come arrivi a questo appuntamento? “Ovviamente stiamo vivendo un momento importante di questo campionato – spiega Marquez – A Motegi abbiamo vissuto un GP tirato con gli ultimi giri davvero emozionanti e fantastici. Anche se non ho vinto, guardando il bicchiere mezzo pieno, posso dire di avere perso solo cinque punti nei confronti di Andrea Dovizioso (clicca qui per analisi Honda e Ducati), per cui poteva andare peggio. Adesso siamo a Phillip Island, un tracciato che adoro e vedremo quali saranno i rapporti di forza. Come ogni volta cercheremo di essere al massimo sin dalle prove libere di domani per presentarci al meglio alla gara”.

Che rapporto hai con Phillip Island? “Ho vissuto alti e bassi. Ho vinto nel 2015, ma nel 2014 e 2016 sono caduto quando ero al comando, anche con un buon margine di secondi. Per cui è un circuito nel quale è meglio mantenere la soglia di attenzione ai massimi livelli. Quest’anno devo difendere un margine di 11 punti (analisi lotta al titolo), per cui dovrò spingere, ma evitare i rischi”.

Quali sono i punti più complicati di questo circuito? “Credo che le due ultime curve siano le più selettive perché se non le affronti nella giusta maniera non esci con la giusta spinta e nel rettilineo finale lo paghi a caro prezzo. Oltre a loro c’è il tratto misto che richiede alte velocità. In poche parole nel suo completo Phillip Island è davvero difficile”. 

La lotta per il Mondiale è ristretta a Marquez e Dovizioso? “Guardando la classifica generale ovviamente Dovizioso è il rivale più concreto, ma con l’altro occhio continuo a seguire anche Vinales che è più staccato, ma non certo tagliato fuori dalla lotta. Dal mio punto di vista non ci saranno strategie difensive, ma spingerò per guadagnare anche un solo punto sui miei rivali, fino all’ultima curva, come successo a Motegi”

Secondo duello all’ultima curva e ancora una sconfitta nei confronti di Andrea Dovizioso. Cosa ti hanno insegnato queste sfide? Si impara ogni volta, ma dipende tutto da come ti presenti all’ultimo giro. In Austria, ad esempio, ho spinto a tutta ma sapevo che sarebbe stato impossibile passare Dovizioso. C’ho provato, ma non è andata bene. A Motegi, invece, mi sono reso conto che lui ne aveva di più, soprattutto in frenata. Ho cercato di forzare per distanziarlo ma, a poche curve dal traguardo, ho commesso un piccolo errore. Dovizioso mi è tornato sotto e ha poi sferrato l’attacco. Capita, anche perché ogni circuito è diverso”. 

 





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alessandro.passanti@oasport.it

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