MotoGP
MotoGP, GP Giappone 2017: Andrea Dovizioso lancia il guanto di sfida a Marc Marquez sul bagnato. Valentino Rossi e le Yamaha in ritardo
Piove, piove e piove a Motegi (Giappone), teatro del 15° spettacolo del Mondiale 2017 di MotoGP. Le previsioni avevano avvisato: sarà una tre giorni in cui la pioggia accompagnerà il darsi in pista dei piloti. Dalle parole ai fatti…
L’asfalto bagnato delle prime due sessioni di prove libere, però, non ha cambiato le carte in tavola: Honda vs Ducati, Marc Marquez vs Andrea Dovizioso. Sono stati loro i primi attori dello show nel Paese del Sol Levante e, nonostante le intemperanze meteorologiche, le prime due posizioni sono riservate ai due alfieri.
E’ stato il “Dovi” a far la voce grossa siglando il miglior tempo nella classifica combinata (1’54″877) facendo capire che la grande fiducia espressa alla vigilia ha una base di verità piuttosto solida. La carena particolare della Rossa sembra dare stabilità all’anteriore, fondamentale su un circuito “Stop&go”. Accelerazioni e frenate violente sono le caratteristiche del nastro d’asfalto giapponese e la guida da grande “staccatore” del forlivese ben si adatta al layout asiatico.
Una pista che però piace anche a Marquez, il più veloce al mattino ed il 2° nel computo della classifica generale del venerdì con appena 43 millesimi di ritardo dal suo rivale. Meno di un battito di ciglia per il Cabroncito, sempre aggressivo e coraggioso nel proprio modo di correre, disinteressandosi quasi della pioggia e spingendo con grande ardore, giro dopo giro. Lo conosciamo Marc, questo è il suo stile. Un approccio che, però, a volte presenta il conto come negli ultimi minuti della sessione n.2 quando alla curva 4 il posteriore della Honda ha detto “basta” e lo spagnolo è volato a terra senza nessuna conseguenza.
This time @marcmarquez93 pushes the limits a little too far! ???? #RiderOK #JapaneseGP pic.twitter.com/rFhhZ1mEbY
— MotoGP™???? (@MotoGP) October 13, 2017
La solita caduta del “Free Practice” verrebbe da dire, essendo il “93” non nuovo ad andare a terra, come dimostrato nei weekend passati. Tuttavia, è sintomatico del desiderio del campione del mondo in carica e leader della graduatoria iridata di non voler lasciare nulla di intentato, volendo fin da subito capire il limite del mezzo.
D16 che però si è dimostrata competitiva in queste condizioni e non sarà impresa facile per lui far sua la corsa domenicale. Una considerazione rafforzata anche dalla prova di Jorge Lorenzo, quarto alle spalle della super sorpresa Aprilia di Aleix Espargaro, molto consistente sul passo ed uno dei candidati a fare molto bene in gara. I propositi del maiorchino sono ambiziosi e pertanto Marc dovrà senza dubbio avere a che fare con la coppia di Borgo Panigale.
In difficoltà, invece, un altro duo, cioè quello Yamaha. Maverick Vinales e Valentino Rossi hanno concluso il day-1 fuori dai dieci con il “Top Gun” undicesimo ed il “Dottore” dodicesimo, notevolmente distanziati dalla vetta ed ancora in cerca del miglior set-up. I problemi sono sempre gli stessi: poco grip e difficoltà nello sfruttamento degli pneumatici. E’ anche per questo che entrambi i centauri hanno portato avanti un lavoro particolare, sulla durata della gomma, per trovare una soluzione. Certo, vedere la Yamaha non ufficiale Tech3 di Johann Zarco in quinta piazza desta sensazione e non regala serenità al team di Iwata. Urge reazione immediata per non dover vivere nella precarietà anche in Giappone.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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