MotoGP
MotoGP, GP Giappone 2017: la rimonta memorabile di Andrea Dovizioso. Da nono a primo. Riviviamo una corsa mitica
Una rimonta memorabile, una corsa mitica. Partito dalla nona posizione in griglia, Andrea Dovizioso si è aggiudicato il Gran Premio del Giappone di MotoGP e lo ha fatto nel miglior modo possibile, rimontando e battendo in un duello all’ultimo sangue il suo rivale nella corsa iridata Marc Marquez. Un vero capolavoro quello del Dovi: lo aveva detto che Motegi era una delle sue piste preferite, così come aveva promesso che la sua Ducati sarebbe andata forte sul bagnato. Soprattutto, il forlivese ha risposto ancora una volta in pista a chi lo vedeva in difficoltà nel Mondiale.
La sua rimonta è iniziata già in partenza, quando, scattato dalla nona casella, Dovi aveva già guadagnato due posizioni dopo pochi metri. Uscito indenne dal valzer delle prime curve, ancora più pericoloso con l’asfalto bagnato ed il gruppo compatto, Andrea si è quindi rimboccato le maniche e si è messo al lavoro, portando la sua Ducati in quinta posizione già al termine del primo giro. Dovizioso sapeva di dover dare tutto nelle prime tornate per non perdere terreno dai primi ed ecco che nel secondo giro ha subito superato Johann Zarco, salendo al quarto posto.
Al terzo giro, poi, il primo assaggio di ciò che sarebbe successo negli ultimi giri: Dovizioso si trovava alle spalle di Marquez ma non ha aspettato, bensì ha attaccato subito, subendo però la reazione furente dello spagnolo. Al giro successivo, poi, Dovi era già terzo, superando il compagno di squadra Jorge Lorenzo. Qui la situazione si è cristallizzata per diversi giri. Dovizioso sembrava non riuscire a tenere il passo dei primi, con Danilo Petrucci in fuga e Marquez al suo inseguimento. Tutti abbiamo rivissuto la gara di Misano, con il pilota italiano costretto ad accontentarsi del terzo posto non riuscendo a tenere il passo del Cabroncito.
Invece no. Al giro undici, dal nulla, ecco il giro veloce di Dovizioso. Un segnale di forza, una sveglia suonata a lui, alla sua gara ed ai tanti tifosi già in piedi nella mattinata italiana. Una reazione che ha trovato conferma poco dopo. Al 13° giro Marquez ha superato Petrucci e pareva poter volare verso la vittoria ma qui Dovizioso è stato straordinario nel portarsi subito in seconda posizione, all’inseguimento del suo rivale, raggiunto due giri dopo. Al 19° giro, poi, l’inizio dello show: Andrea ha subito attaccato Marc, tentando addirittura la fuga. Sembrava riuscirci ma ovviamente Marquez non ha mollato. Il 22° giro, a tre dalla fine, è stato puro spettacolo, con una serie di sorpassi e controsorpassi vinta dallo spagnolo.
Finita? Non ancora, perché all’ultimo giro ecco il capolavoro. Marquez era riuscito a creare un piccolo solco ma un suo errore ha rimesso in corsa Dovi. Il forlivese è stato perfetto nel combinare istinto, talento ed il suo essere calcolatore: aveva una sola chance, alla curva 11, e l’ha sfruttata alla grande, con una staccata perentoria che nemmeno Marc ha potuto contrastare. Marquez, però, non poteva mollare così e come già successo in Austria ci ha provato all’ultima curva. Non c’è stato nulla da fare: oggi il più forte in pista è stato Andrea Dovizioso, che davvero non poteva chiudere meglio una gara straordinaria.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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